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Missione ExoMars 2020, decisi i siti di atterraggio su Marte: ecco dove cercheremo la vita

Dopo Oxia Planum le agenzie spaziali russa ed europea hanno individuato in Mawrth Vallis il secondo candidato per l’atterraggio della sonda ExoMars 2020. A un anno dal lancio verrà decretato il sito vincitore.
A cura di Andrea Centini
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Hanno nomi esotici e sono i due siti ‘finalisti' che l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l'Agenzia Spaziale Russa (ROSCOM) hanno determinato come siti di atterraggio (o sarebbe meglio dire ammartaggio) per l'attesissima ExoMars 2020, una missione di esplorazione del pianeta rosso che culminerà con l'approdo di un lander. Dopo Oxia Planum, selezionato nel 2015, gli astronomi e gli ingegneri del team internazionale hanno aggiunto Mawrth Vallis, che ha caratteristiche chimico-fisiche simili al precedente. Il vincitore sarà decretato entro un anno dal lancio, dopo ulteriori approfondite analisi che determineranno la scelta più idonea per l'operazione. Del resto, dopo il fallimento della sonda Schiapparelli, che rappresentava la prima fase della missione ExoMars, le agenzie spaziali non possono permettersi un ulteriore fallimento, che vanificherebbe anni di studi e investimenti considerevoli.

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Dettaglio del sito Mawrth Vallis: credit ESA

Entrambi i siti si trovano a nord dell'equatore marziano e sono a bassa quota, poiché a tale altezza l'atmosfera risulta più densa e rende meno problematico il dispiegamento del paracadute della piattaforma di sbarco. Per essere sicuri che l'operazione fili liscio i due siti devono essere il più pianeggianti possibile e soprattutto devono avere poche rocce; considerando che l'area di massima precisione è un ellisse di 170 x 19 chilometri, bisogna essere anche fortunati. Se la piattaforma di sbarco dovesse inclinarsi pericolosamente a causa del terreno sconnesso, potrebbe essere impedita l'uscita del lander, inoltre a quest'ultimo deve essere garantito uno spazio di manovra. Sono questi i dettagli che verranno valutati nei prossimi mesi, sino alla decisione definitiva.

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Dettaglio del sito Oxia Planum: credit ESA

Oxia Planum e Mawrth Vallis sono stati selezionati per un'altra, fondamentale caratteristica. Si ritiene che lì, miliardi di anni fa, scorresse acqua in abbondanza, e a dimostrarlo vi sono strati di fillosilicati (materiali argillosi) e rocce con minerali modificati dall'azione del fluido. Sono dunque i siti migliori per cercare tracce di vita passata e perché no, anche se molto più improbabile, di quella presente. L'altopiano del Mawrth Vallis è più elevato rispetto ad Oxia Planum e può essere problematico per l'ammartaggio, ma risulta molto interessante per i rilievi chimico-fisici. Per conoscere quale sarà il sito definitivo non ci resta che attendere la decisione degli scienziati.

[Immagine di NASA]

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