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L’eruzione alle Canarie vista dallo spazio: il serpente di fuoco dal vulcano all’Oceano Atlantico

L’occhio del satellite Sentinel-2 della missione Copernicus ha catturato un drammatico quanto spettacolare scatto dell’eruzione del vulcano Cumbre Vieja, sull’isola spagnola di La Palma alle Canarie (Spagna). L’immagine è stata scattata il 30 settembre e mostra il lungo serpente di lava che dal vulcano raggiunge l’Oceano Atlantico, toccato appena due giorni prima.
A cura di Andrea Centini
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Il flusso di lava dal vulcano Cumbre Vieja all'Oceano Atlantico. Credit: ESA
Il flusso di lava dal vulcano Cumbre Vieja all'Oceano Atlantico. Credit: ESA

A pochi giorni dal magnifico scatto dell'aurora polare dell'astronauta francese Thomas Pesquet, probabilmente il più bello mai catturato dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dallo spazio arriva un'altra immagine incredibile: l'impressionante flusso di lava che sgorga dal fianco del vulcano Cumbre Vieja, sull'isola di La Palma dell'arcipelago spagnolo delle Canarie. Lo scorso 19 settembre si è aperta una “breccia” nel vulcano entrato in attività effusiva (non esplosiva), liberando il fiume lavico, fumo e una grande quantità di cenere. Il serpentone di roccia fusa si è fatto largo tra le case distruggendone a centinaia, causando danni per centinaia di milioni di euro e l'evacuazione di migliaia di persone (tra le quali diversi italiani, trasferitisi sull'isola per cominciare una nuova vita).

Lo spettacolare quanto drammatico scatto è stato catturato dall'occhio del satellite Sentinel-2 della missione Copernicus, gestita in collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e la Commissione europea. L'immagine è stata scattata giovedì 30 settembre e mostra tutto il percorso compiuto dalla lava, dal cono vulcanico del Cumbre Vieja fino all'Oceano Atlantico, dove si è “tuffata” passando attraverso la zona di Playa Nueva. Il contatto tra il magma e l'acqua marina sta preoccupando non poco esperti e residenti, a causa del potenziale rischio del rilascio di gas tossici – come l'anidride solforosa – derivati dalle reazioni chimiche scatenate. Come spiegato a fanpage dal professor Pierfrancesco Dellino, docente di Vulcanologia del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari, non c'è rischio che tali gas arrivino sull'Europa continentale in concentrazioni tali da rappresentare una minaccia per la salute umana; discorso diverso va fatto invece per le tante persone ancora presenti sull'isola di La Palma, per le quali potrebbe essere messo in atto un piano di evacuazione.

Nel momento in cui è stata scattata la foto dal Sentinel-2, la lava aveva percorso circa 6 chilometri coprendo un'area di 20 ettari, travolgendo tutto sul suo cammino. Oltre a strade, edifici e diverse infrastrutture, il serpentone di lava ha danneggiato gravemente (anche a causa della cenere) diverse piantagioni di banane, che rappresentano una delle principali fonti di reddito sull'isola spagnola. Il rosso-arancio acceso della lava nello scatto dell'ESA è esaltato dall'utilizzo del canale infrarosso, pur essendo in colori reali. Nell'immagine si nota anche l'immensa nube di ceneri e fumo in uscita dal Cumbre Vieja e quella di vapore innanzi a Playa Nueva. Le ceneri, stando ad alcune testimonianze, avrebbero raggiunto il cielo di alcune isole delle Azzorre, donando un peculiare colore giallognolo al cielo.

La speranza è che l'attività effusiva del vulcano cessi quanto prima, per permettere alle persone di rientrare nelle case agibili e avviare il processo di ricostruzione per tutti coloro che hanno perduto i propri beni a causa dell'eruzione.

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