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Le sigarette elettroniche aiutano a smettere di fumare: meglio di cerotti e gomme alla nicotina

Un team di ricerca internazionale guidato da scienziati britannici ha dimostrato che chi usa le sigarette elettroniche ha il doppio di probabilità di smettere di fumare rispetto a chi si affida a metodi come cerotti alla nicotina, spray e gomme. Tuttavia, poiché le e-cig sembrano indurre una maggiore dipendenza alla sostanza e i rischi per la salute debbono ancora essere valutati, gli autori dello studio suggeriscono di usarle solo dopo aver provato altri metodi e comunque per un periodo di tempo limitato.
A cura di Andrea Centini
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Per chi desidera smettere di fumare le sigarette elettroniche sono un metodo più efficace rispetto a quelli tradizionali, come spray, gomme da masticare e cerotti che rilasciano nicotina. Chi usa le e-cig, infatti, ha circa il doppio delle probabilità di smettere di chi opta per prodotti alternativi. Lo ha dimostrato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati della Queen Mary University e del Kings College di Londra, che hanno collaborato con i colleghi dell'Università di York e del Roswell Park Comprehensive Cancer Center di Buffalo, Stati Uniti.

La ricerca. Gli scienziati, coordinati dai professori Maciej Goniewicz e Peter Hajek, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver coinvolto nello studio circa 900 persone che già desideravano di smettere. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi randomizzati; al primo sono state assegnate le sigarette elettroniche e un'ampolla di “aroma” contenente 18 milligrammi di nicotina per millilitro; al secondo i metodi tradizionali, che potevano essere scelti e combinati fra loro. I partecipanti sono stati inoltre sottoposti a controlli settimanali per verificare l'andamento della "terapia" e le sensazioni sperimentate, oltre che a test del monossido di carbonio nel respiro, in grado di quantificare l'uso di sigarette tradizionali.

Le statistiche. Al termine dell'indagine gli scienziati hanno determinato in quanti sono effettivamente riusciti a smettere di fumare le sigarette tradizionali (un anno di astinenza validato con test biochimico). Nel gruppo assegnato alle sigarette elettroniche è riuscito a smettere il 18 percento, mentre in quello con metodi tradizionali soltanto il 9,9 percento. In entrambi i casi si tratta comunque di statistiche molto basse.

Risultati da approfondire. Nonostante le sigarette elettroniche abbiano dimostrato un'efficacia superiore, gli scienziati tengono a precisare che ben l'80 percento di chi le aveva usate per smettere ha continuato a usarle, contro il 9 percento dei partecipanti che hanno continuato a usare cerotti, spray e gomme. Poiché gli effetti delle sigarette elettroniche sulla nostra salute non sono ancora chiari, gli scienziati suggeriscono cautela; le e-cig sembrano infatti favorire la dipendenza da nicotina, dunque potrebbe essere saggio consigliarle solo a chi ha già fallito con altri metodi, e comunque di limitarne l'uso in un preciso arco temporale. Del resto, ricercatori dell’Accademia delle scienze americana hanno dimostrato che i vapori delle sigarette elettroniche inducono danni nel DNA dei polmoni, del cuore e della vescica, mentre quelli dell’Università del Minnesota hanno dimostrato che contengono tre sostanze tossiche in grado di aumentare il rischio cancro: formaldeide, acroleina e metilgliossale. I dettagli della ricerca, accompagnata da due editoriali (qui e qui), sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica The New England Journal of Medicine.

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