video suggerito
video suggerito

Le cellule staminali che possono rivoluzionare la medicina rigenerativa

Le rsPSCs sono state ottenute con cellule staminali umane “comuni” inserite in un particolare cocktail di sostanze chimiche. Rispetto alle cellule staminali plurivalenti, possono essere coltivate più facilmente e su larga scala.
A cura di Redazione Scienze
0 CONDIVISIONI
Immagine

Quello delle staminali è uno dei campi di ricerca che mostra i più interessanti margini di crescita e che promette di poter affrontare diverse malattie. E' con le staminali che sono stati sviluppati organi umani come il fegato o l'intestino ed è con le stesse cellule che si stanno sperimentando nuovi tecniche mini invasive di interventi chirurgici o che si stanno affrontando malesseri di interesse più estetico che medico, come la perdita di capelli. L'ulteriore sviluppo è stato coltivato dai ricercatori del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla, in California, e presentato dal periodico "Nature": si tratta delle rsPSCs, ossia Region-Selective Pluripotent Stem Cells, cellule staminali pluripotenti "alternative". Le rsPSCs sono state prodotte in laboratorio partendo da comuni staminali umane inserite in un mix di sostanze chimiche che permette loro di assumere particolari qualità in base all'ambiente in cui vengono applicate.

Rispetto alle altre cellule staminali plurivalenti, quelle "alternative" possono essere coltivate più facilmente e su larga scala, con tutto ciò che tale semplicità comporta in campo medico: la possibilità di creare ricambi per il DNA celermente e – si suppone – più in economia. Ha spiegato Juan Carlos Izpisua Belmonte, coordinatore dello studio e ricercatore del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla, in California, che"queste cellule offriranno enormi vantaggi per studiare in laboratorio lo sviluppo, l'evoluzione e le malattie, ma anche per sviluppare nuove terapie".

Dopo aver coltivate le rsPSCs, i ricercatori le hanno trasferite in embrioni di topo non più vitali o parzialmente dissezionati. In trentasei ore di coltura, le staminali "alternative" hanno ridato vita a parte dei tessuti, creando tre strati embrionali fondamentali (mesoderma, ectoderma, endoderma). I ricercatori hanno quindi deciso di interrompere l'esperimento, ma, assicurano, da quei tre livelli embrionali si sarebbero potuti generare i restanti tessuti dell'organismo.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views