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La vita “seminata” nello spazio da oggetti come Oumuamua, l’intruso del Sistema solare

Attraverso sofisticate simulazioni al computer ricercatori americani hanno determinato che la vita può viaggiare tra una stella e l’altra, forse addirittura tra galassie diverse. Nello spazio ci sarebbero milioni di oggetti come l’enigmatico Oumuamua in grado di trasportare microorganismi e composti chimici in grado di far sbocciare la vita sui pianeti adatti.
A cura di Andrea Centini
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Credit: STSCL / ESA / NASA
Credit: STSCL / ESA / NASA

La vita può essere trasportata tra una stella e l'altra o addirittura fra galassie diverse, facendo viaggi di migliaia di anni luce a “bordo” di oggetti interstellari come l'affascinante Oumuamua, la strana cometa a forma di sigaro balzata agli onori della cronaca per essere stata il primo corpo celeste interstellare identificato nel Sistema solare. A ipotizzare questa “versione espansa” della cosiddetta panspermia un team di ricerca composto da studiosi dell'autorevole Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, giunto a questa conclusione dopo aver condotto complesse simulazioni al computer.

In base alla teoria della panspermia, i “semi della vita” sarebbero sparsi in tutto l'Universo, e sarebbero giunti sulla Terra da un altro mondo trasportati da meteoroidi, asteroidi o comete, probabilmente provenienti da Martea. Secondo il team di ricerca coordinato dal professor Idan Ginsburg, questo processo potrebbe esistere anche su un piano più elevato; il trasporto della vita potrebbe avvenire tra stelle dello stesso sistema o addirittura tra galassie diverse. A suggerire questo scenario sarebbe stato proprio il passaggio del “messaggero da lontano che arriva per primo”, cioè di Oumuamua, che in lingua hawaiana ha questo curioso significato.

Credit: European Southern Observatory/M. Kornmesser
Credit: European Southern Observatory/M. Kornmesser

Attraverso calcoli con un supercomputer Ginsburg e i colleghi Manasvi Lingam e Abraham Loeb hanno determinato che sistemi binari come quello prossimo di Alpha Centauri potrebbero lasciar andare ogni anno migliaia di oggetti simili a Oumuamua, e che il Sistema solare sarebbe in grado di “catturarne” (con la forza di gravità) almeno uno ogni secolo. Ampliando il discorso all'intera Via Lattea, in un milione di anni ci sarebbero 10 milioni di questi oggetti che viaggiano alla velocità di 26 chilometri al secondo catturati da vari sistemi. È un numero enorme, che ben si sposa con la teoria della panspermia; su questi oggetti potrebbero infatti sopravvivere microbi, composti chimici e “mattoni della vita” che con le giuste condizioni, il tempo e l'evoluzione possono far fiore una straordinaria biodiversità, come quella meravigliosa che abbiamo sul nostro pianeta, minacciata da un'unica, irresponsabile specie: la nostra. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati su arXiv in attesa di finire sul The Astronomical Journal.

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