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La tartaruga gigante Diego torna a casa: ha salvato la sua specie dando vita a 800 figli

Si è concluso il programma di riproduzione delle tartarughe giganti di Española, e così il famoso esemplare centenario Diego, che ha contribuito in modo sostanziale al salvataggio della sua specie dando vita a 800 figli, potrà finalmente tornare nella sua terra natale, un’isola delle Galapagos.
A cura di Andrea Centini
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La tartaruga centenaria Diego torna finalmente sulla sua isola natia, dopo aver compiuto la straordinaria missione di aver salvato la propria specie dall'estinzione. Questo maschio di tartaruga gigante di Española (Chelonoidis hoodensis) è stato infatti al centro di un virtuoso programma di riproduzione per ripopolare l'isola delle Galapagos (Ecuador) di cui è originario, attraverso il quale avrebbe dato vita a ben 800 figli. Adesso che il programma si è concluso, Diego potrà finalmente tornare nel suo habitat naturale, continuando ovviamente a riprodursi. Secondo gli scienziati che lo hanno avuto in cura, infatti, il suo appetito sessuale è davvero irrefrenabile, e proprio questa sua caratteristica gli ha permesso di contribuire in modo sensibile al ripopolamento della sua iconica specie.

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Negli anni '50 del secolo scorso sull'isola di Española erano ormai rimasti soltanto due maschi e dodici femmine della specie di testuggine, per questo Diego fu trasferito nello Zoo di San Diego (da cui il suo nome) in California per studi scientifici ad hoc. Il programma di riproduzione vero e proprio iniziò il decennio successivo sull'Isola di Santa Cruz (anch'essa facente parte delle Galapagos), nel quale fu inserito assieme ad altri esemplari selezionati per lo scopo. Grazie a questo percorso si ritiene siano nate oltre duemila tartarughe giganti. Ad attenderlo sull'isola di Española, dopo decenni di onorata attività riproduttiva per “lavoro”, ci saranno ben 1800 esemplari, dei quali si ritiene che il 40 percento porti proprio i suoi geni.

La scarsa variabilità genetica delle tartarughe giganti di Española secondo alcuni scienziati oggi rappresenta la principale minaccia alla sopravvivenza per questi rettili; essa infatti permette una ridotta adattabilità alle variazioni ambientali (come potrebbero essere quelle scaturite dai cambiamenti climatici) e una maggiore esposizione alle malattie. Ma non tutti i ricercatori sono concordi su questo rischio, sottolineando la grande capacità di adattamento di questi magnifici animali, sterminati solo dall'uomo durante l'epoca d'oro della pirateria. Al momento Diego si trova in quarantena, ma superata questa fase potrà finalmente godersi la meritata pensione assieme un migliaio di suoi diretti discendenti nella sua terra natale.

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