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La falce di Luna crescente danza con Venere nel cielo di novembre: come vedere il duetto celeste

La seconda congiunzione astrale di novembre avrà come protagonisti la falce di Luna crescente e il pianeta Venere, che danzeranno nel cielo sudoccidentale nel tardo pomeriggio di lunedì 8. I due oggetti saranno incastonati nel cuore della costellazione del Sagittario per un paio d’ore, prima di sparire oltre l’orizzonte.
A cura di Andrea Centini
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Venere e la falce di Luna crescente. Credit NASA (Venere), Andrea Centini (Luna)
Venere e la falce di Luna crescente. Credit NASA (Venere), Andrea Centini (Luna)

La sera di lunedì 8 novembre potremo ammirare nel cielo una magnifica congiunzione astrale tra la falce di Luna crescente e il “Pianeta dell'AmoreVenere. Si tratterà del secondo duetto celeste del mese, dopo quello tra Luna e Marte verificatosi il 4 novembre. L'incontro precederà di tre giorni la congiunzione astrale più spettacolare di novembre, che avrà come protagonisti la Luna e i due giganti gassosi del Sistema solare, il “Signore degli AnelliSaturno e il più grande pianeta che orbita attorno al Sole, Giove. Per venerdì 19 invece è previsto l'incontro tra la Luna Piena e gli ammassi stelli aperti delle Iadi e delle Pleiadi; proprio il 19 si verificherà la più lunga eclissi di Luna del secolo, che purtroppo sarà visibile solo in minima parte dall'Italia.

L'8 novembre l'abbraccio tra il satellite della Terra e il pianeta Venere si verificherà nel tardo pomeriggio a Sud Ovest, nel cuore della costellazione del Sagittario e appena al di sotto della costellazione dello Scudo. Il falcetto di Luna crescente sarà visibile sulla volta celeste durante tutta la giornata, mentre Venere diventerà visibile attorno alle 17:00, non appena i raggi solari si attenueranno, facendo largo all'oscurità e al firmamento (meteo permettendo). Il pianeta si troverà a pochi gradi di distanza dalla Luna, leggermente più in basso e a destra, come si vede dalla simulazione sottostante. Individuare il pianeta a occhio nudo sarà semplicissimo. Venere, infatti, è il terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna, inoltre la sua luce (riflessa) è talmente intensa da farlo apparire come una sorta di faretto appeso al cielo, impossibile da confondere con le stelle circostanti.

Simulazione della congiunzione astrale tra Luna e Venere di lunedì 8 novembre. Credit: Stellarium
Simulazione della congiunzione astrale tra Luna e Venere di lunedì 8 novembre. Credit: Stellarium

La notevole luminosità di Venere è legata non solo alla sua vicinanza alla Terra, ma soprattutto alla sua densa e corrosiva atmosfera, caratterizzata dal più devastante effetto serra del Sistema solare. Basti pensare che la sua temperatura superficiale raggiunge i 464° C, sufficienti a fondere il piombo. Venere è dunque persino più caldo di Mercurio, il pianeta più vicino al Sole. Lunedì 8 l'infernale corpo celeste accompagnerà la falce di Luna crescente fino alle 19:15 circa (ora di Roma), quando sparirà oltre l'orizzonte. La Luna lo seguirà entro una mezzora.

Per osservare la congiunzione astrale dell'8 novembre non saranno necessari strumenti specifici, anche se con un telescopio, un binocolo o una fotocamera con obiettivo discreto è possibile identificare diversi dettagli in più dei due oggetti. Attraverso una fotocamera astronomica collegata al computer e al telescopio è inoltre possibile osservare agevolmente le fasi di Venere, molto simili a quelle della Luna. Fu proprio analizzando le fasi del pianeta dell'amore che Galileo poté confermare il sistema eliocentrico (con i pianeti che ruotano attorno al Sole) proposto da Niccolò Copernico anni prima.

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