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L’invasione dei calamari giganti in Giappone

Dall’inizio dell’anno sono diversi i calamari giganti finiti nella rete dei pescatori. I più recenti misurano tra i tre e i quattro metri.
A cura di Redazione Scienze
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Non misurano cinquanta metri come quelli californiani, ma questi – almeno – sono reali. Sono sempre più numerosi i calamari giganti che finiscono nelle reti dei pescatori giapponesi. Dall'inizio di quest'anno due esemplari sono stati catturati all'inizio di gennaio, il primo il 4 al porto di Himi della prefettura di Toyama, il secondo l'8 presso l'isola di Sado nella prefettura di Niigata. Pochi giorni dopo, sempre a Himi e Sado, sono stati pescati altri tre calamari della lunghezza compresa tra i tre e i quattro metri. All'inizio del mese di febbraio un altro esemplare di dimensioni molto grandi è stato pescato a Sadogashima Island da Shigenori Goto, che ai media locali ha spiegato: "quando ho tirato su la rete, il calamaro è salito a galla lentamente. E' la prima volta che calamaro così grande".

I calamari giganti sono noti per arrivare anche a tredici metri di lunghezza, per un peso che può arrivare a 150 kg per il maschio e ben 275 per la femmina. Vivono a circa 600 metri sotto la superficie del mare, il che ha contribuito ad infittire il mistero su questa improvvisa "invasione" in superficie. Per i pescatori giapponesi si potrebbe trattare di un presagio negativo, ma gli esperti hanno spiegato che è tutta questione di temperature. In genere questi molluschi si spingono al massimo a 200 metri sotto il livello del mare, oltre il quale – venendo più in superficie – il mare diventerebbe troppo caldo. Le temperature particolarmente rigide di questi mesi, sotto il livello stagionale giapponese, hanno portato i calamari giganti a cercare calore verso la superficie. Finiti nella corrente delle onde, i calamari sono diventati prede facili delle rete dei pescatori.

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