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L’igloo marziano: ecco come saranno le case su Marte, a svelarlo è la NASA

In attesa che venga confermata la prima missione umana verso il pianeta rosso, gli scienziati hanno iniziato a progettare i primi avamposti, trovando ispirazione dagli igloo degli esquimesi, ecco come potrebbero essere le case su Marte.
A cura di Andrea Centini
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Mars Ice Dome

Le prime case su Marte saranno molto simili ad igloo gonfiabili e riempiti di ghiaccio; è ciò che trapela da un affascinante progetto di avamposto messo a punto da designer, architetti e ingegneri – tutti appassionati di astronomia – riuniti presso l'Engineering Design Studio di Langley dalla NASA, che li ha selezionati attraverso il programma Space Technology Mission Directorate (STMD). Tra le molteplici sfide che gli esseri umani debbono risolvere prima di poter mettere piede sul pianeta rosso, il migliore candidato alla futura colonizzazione della nostra specie, quello del posto in cui vivere è infatti una delle più importanti, e l'agenzia spaziale americana così come la nostra ESA sono da tempo alla ricerca di idee e soluzioni che possano funzionare.

Tra gli aspetti più interessanti dell'igloo marziano, chiamato “Mars Ice Dome” dai progettisti, vi è la cupola posta sopra al modulo abitativo – una sorta di lungo tubo simile a quelli visti nel film The Martian – da riempire con ghiaccio estratto in loco, la cui presenza è stata rilevata assieme a quella dell'acqua liquida grazie a missioni come quella della sonda Mars Reconnaissance Orbiter. L'acqua depositata in queste cupole potrebbe inoltre funzionare come combustibile dei razzi del cosiddetto Mars Ascent Veichle, donando al Mars Ice Dome anche la funzione di deposito.

Il ghiaccio è stato preso in considerazione principalmente per la presenza di idrogeno, che può schermare efficacemente i raggi cosmici galattici. Essi bersagliano continuamente la superficie del pianeta rosso e rappresentano un serissimo problema per la salute, poiché attraversando la pelle e danneggiando il DNA delle cellule possono scatenare la malattia acuta da radiazioni o il cancro. Tra le altre caratteristiche peculiari della casa marziana vi è il fatto che si tratta di un modulo gonfiabile, facilmente trasportabile e che potrebbe essere riempito dalle sonde robotiche prima dell'arrivo dell'equipaggio umano. Uno dei problemi da risolvere risiede nel fatto che, in base alle stime fatte dai ricercatori della NASA, potrebbero volerci ben 400 giorni di estrazioni per poter riempire una sola casa. Senza contare che il modo migliore per vivere sull'estremo pianeta rosso, dove le temperature possono scendere sino a – 140° centigradi, scavare gallerie nel sottosuolo probabilmente resta la soluzione migliore. Per queste ragioni il Mars Ice Dome è pensato principalmente per i primi colonizzatori.

[Immagine di NASA/Clouds AO/SEArch]

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