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Il robot che annusa alito e piedi e, se puzzano, ti offende

I sensori olfattivi vengono commercializzati come “giocattoli”, ma lo sviluppo medico e militare di questi “nasi bionici” ha obiettivi tutt’altro che ludici.
A cura di Redazione Scienze
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Qualcuno potrebbe decidere di utilizzare la brutale sincerità di questi due robot al posto del proprio naso, ritenendolo evidentemente "assuefatto" ai propri odori. Fatto sta che le due macchine realizzate da CrazyLabo e dal Kitakyushu National College of Technology, così come riporta la BBC, saranno commercializzate a breve e che, pur essendo "giocattoli", sviluppano una tecnologia altrove utilizzata per ben altri scopi. Nello specifico i due robot di CrazyLabo sono un androide femminile (Kaori) che annusa l'alito e un cane (Shuntaro) che invece deve sopportare l'odore dei piedi. Le reazioni mostrate da questi due robot, se palesate da essere umani, potrebbero apparire quanto meno imbarazzanti. Kaori potrebbe implicitamente complimentarsi con noi, dicendoci che il nostro alito profuma di agrumi. Nel caso diametralmente opposto vi avvertirà che "C'è un emergenza in corso che va oltre il limite della mia pazienza". Il cane, invece, sarà più plateale. Se gradisce l'odore dei nostri piedi, potrebbe avvicinarsi e "suonare" la Quinta Sinfonia di Beethoven. All'opposto o ringhia o sviene. I robot si basano su sensori di gas capaci di rintracciare un'impronta digitale chimica abbinabile ad odori specifici.

Il laboratorio di sensori biomedici dell'University of Warwick ha sostenuto di essere stato il primo ad aver realizzato sensori per gli odori. Tutto sarebbe partito dalla creazione di sensori per la società distillatrice Bass, intenzionata ad utilizzare nasi artificiali per individuare sostanze nocive nei propri distillati. Il dott. James Covington, capo del laboratorio, ha ammesso che "Quando abbiamo iniziato, i sensori non erano abbastanza sensibili o selettivi, ma dopo le cose sono andate meglio". Ma a parte i nasi assuefatti al proprio olezzo, a chi servono questi nasi artificiali? Per dare una risposta basta ascoltare Covington che rivela chi sono i principali finanziatori: "Le due forze trainanti per la ricerca sono militari – che vogliono essere capaci di individuare guerre chimiche – e il monitoraggio ambientale".

Eppure non finisce qua, perché l'odore sta diventando un indicatore anche in campo medico. Proprio di recente una ricerca ha scoperto che è possibile individuare cellule cancerose nello stomaco semplicemente attraverso il respiro. Insomma, i sensori olfattivi non sono gioco. L'uso che se ne può fare, evidentemente, sì.

[Foto di Arianna Flacco]

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