Il ritorno dell’uomo sulla Luna slitta al 2025 per una causa legale: l’annuncio della NASA
Bill Nelson, l'amministratore della NASA, durante una conferenza stampa ha annunciato che l'uomo tornerà sulla Luna “non prima del 2025”. Ciò significa che è ufficialmente saltato il programma originale della missione Artemis, la cui scaletta stilata sotto l'amministrazione Trump prevedeva l'approdo sulla regolite lunare entro il 2024. Le ragioni di questo slittamento sono diverse, ma la più impattante è stata sicuramente la causa federale intentata dalla Blue Origin di Jeff Bezos contro la NASA, dopo l'assegnazione della costruzione del nuovo lander per l'allunaggio alla SpaceX di Elon Musk. La causa legale, che ha tenuto fermi i lavori per diverso tempo, si è definitivamente chiusa lo scorso 4 novembre – lasciando il contratto dello Human Landing System (HLS) nelle mani di SpaceX –; ciò ha permesso all'agenzia aerospaziale statunitense di pianificare la nuova tabella di marcia che ha soppiantato la vecchia.
“L'obiettivo dell'amministrazione Trump di un atterraggio umano nel 2024 non era fondato sulla fattibilità tecnica”, ha chiosato Nelson nel suo intervento, come riportato da Space.com. Dopo la decisione del tribunale la NASA ha immediatamente contattato la presidente e Chief Operating Officer di SpaceX Gwynne Shotwell, per mettere a punto i prossimi passi. Nelson ha comunque sottolineato che i due team hanno bisogno di ulteriore tempo per lavorare sul progetto, prima di poter definire nel dettaglio le tempistiche dei lanci. Ecco perché si è parlato di un generico “non prima del 2025”. A pesare su questo ritardo, oltre alla sopracitata causa, anche l'impatto della pandemia di COVID-19 sul flusso di lavoro e i problemi riscontrati con le nuove e costosissime tute spaziali di ultima generazione, le xEMU, che in base a un rapporto dell’Office of Inspector General (OIG) della NASA non saranno pronte prima dell'aprile 2025. Fino ad oggi per lo sviluppo delle tute – iniziato 14 anni fa – sono stati spesi ben 420 milioni di dollari, ma si stima che per quando saranno pronte l'investimento totale sarà di 1 miliardo di dollari.
Nonostante la “doccia fredda” per lo slittamento dell'allunaggio, che porterà la prima donna e la prima persona nera sul satellite della Terra, l'amministratore della NASA ha comunque rilasciato diverse altre indicazioni sulla nuova tabella di marcia di marcia di Artemis. Per il febbraio 2022, ad esempio, è confermato il volo orbitale (senza equipaggio) attorno alla Luna della navetta spaziale Orion, quella che trasporterà gli astronauti. Recentemente la navetta è stata montata sul colossale razzo lanciatore Space Launch System (SLS), il più grande e potente mai creato; per la NASA è stata una pietra miliare verso Artemis 1, che non dovrebbe subire ritardi. Artemis 2, la missione che porterà il primo equipaggio umano in orbita attorno alla Luna, subirà anch'essa uno slittamento, dal 2023 al 2024, verosimilmente a maggio, come specificato da Nelson. L'aspetto interessante di questa missione è che l'equipaggio verrà portato in un'orbita circa 40mila chilometri più distante rispetto a quella delle missioni Apollo; ciò significa che l'uomo arriverà ne0l punto più lontano mai raggiunto nello spazio. Per Artemis 3, la missione del primo allunaggio, come indicato ci sarà da aspettare almeno il 2025.