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Il primo video di un asteroide ci mostra com’è fatta la sua superficie

I piccoli rover 1A e 1B della JAXA, l’Agenzia spaziale giapponese, stanno catturando immagini e video straordinari sull’asteroide potenzialmente pericoloso Ryugu. Lo scorso 21 settembre la sonda Hayabusa-2 ha liberato i due robot sulla sua superficie del sasso spaziale. Si tratta di documenti inediti nella storia dell’esplorazione spaziale.
A cura di Andrea Centini
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L'Agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha diffuso nuove, straordinarie immagini dell'asteroide 162173 Ryugu, oltre a uno spettacolare video che mostra i raggi del Sole stagliarsi sulla superficie rocciosa dell'oggetto celeste. Si tratta di documenti inediti e del tutto eccezionali, dato che i piccoli rover che hanno catturato il materiale – 1A e 1B sganciati dalla sonda madre Hayabusa-2 lo scorso 21 settembre – sono i primi in assoluto nella storia dell'esplorazione spaziale a ‘posarsi' e a muoversi sopra un asteroide.

Nel video di 15 secondi, pubblicato sull'account Twitter ufficiale della missione nipponica, si vede la nostra stella mentre si “sposta” da sinistra a destra sull'oscuro panorama spaziale; ovviamente si tratta di un moto apparente – esattamente come quello del Sole sulla Terra – legato al fatto che è l'asteroide a orbitare attorno all'astro. L'incredibile dettaglio delle rocce è ulteriormente impreziosito dall'effetto lens flare dovuto alla fonte di luce sullo sfondo. In una delle fotografie condivise dagli scienziati nipponici coordinati da Yuichi Tsuda è possibile persino ammirare le antenne dei piccoli robot, che presto saranno raggiunti da altri due veicoli ancora a bordo di Hayabusa-2, il MASCOT (Mobile Asteroid Surface SCOuT), un lander di 10 chilogrammi equipaggiato con quattro strumenti scientifici, e il rover 2. Il loro lavoro di analisi sarà ulteriormente arricchito dal recupero di materiale con un un colpo impattante sparato dalla sonda, che proverà a prendere un “morso” di Ryugu e portarlo sulla Terra entro il 2023.

Sin dalla sua scoperta l'oggetto celeste è finito nel mirino degli scienziati, anche alla luce della sua possibile composizione. Oltre a ferro, nichel, cobalto, azoto, idrogeno e ammoniaca si stima che il “sasso spaziale” ospiti anche dell'acqua. I robot giapponesi dalle dimensioni di un tostapane (sulla Terra pesano appena un chilogrammo) hanno una massa che gli permette di fare balzelli controllati da una parte all'altra del corpo celeste. Stanno raccogliendo quante più informazioni possibili, come temperature e altri parametri, oltre alle spettacolari immagini che potete vedere in questo articolo.

Ryugu ha un diametro stimato di circa 900 metri ed è stato scoperto il 10 maggio 1999 dagli astronomi del Lincoln Near-Earth Asteroid Research. A causa della sua orbita è stato classificato come potenzialmente pericoloso dalla NASA, e in questo momento sta sfrecciando nel cuore del Sistema solare a circa 200 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. Gli astronomi ritengono che sia un oggetto celeste antichissimo, risalente a oltre 4 miliardi di anni fa. Analizzandolo sperano di far luce sull'evoluzione della Terra e del Sistema solare, dato che si sarebbe generato proprio nelle fasi iniziali della loro formazioni.

[Credit: JAXA]

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