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Il primo trapianto di utero in Italia eseguito a Catania su una trentenne: orgoglio nazionale

Il primo trapianto di utero in Italia è stato eseguito con successo presso il Centro Trapianti del Policlinico di Catania. L’organo, donato da una donna cui è stata dichiarata la morte cerebrale, è stato trapiantato in una giovane di trenta anni. Tra tre giorni si conoscerà meglio l’esito dell’operazione; al momento la paziente è stata dichiarata in buone condizioni di salute.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Scotth23
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Presso il Centro Trapianti del Policlinico di Catania è stato eseguito il primo trapianto di utero in Italia. Si tratta di un traguardo straordinario che certifica per l'ennessima volta l'eccellenza sanitaria del nostro Paese, ai vertici della trapiantologia a livello europeo e mondiale. L'utero, l'organo dei mammiferi all'interno del quale si sviluppa il feto, è stato donato assieme ad altri organi da una donna per la quale era stato dichiarato lo stato di morte cerebrale. È stato trapiantato a una ragazza siciliana di 30 anni nel corso di un lungo e complesso intervento, perfettamente riuscito. La giovane si trova in terapia intensiva ma è in buone condizioni di salute, in base a quanto indicato dall'agenzia di stampa ADNKronos. Si avrà un quadro migliore sull'esito del trapianto nelle prossime 72 ore.

A eseguire il pionieristico intervento, effettuato in collaborazione con l'Azienda ospedaliera Cannizzaro, è stata una squadra di chirurghi e anestesisti guidata dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare e del Centro Trapianti d’Organo Pierfrancesco Veroux, assieme ai professori Massimiliano Veroux, Giuseppe Scibilia e Paolo Scollo. Il protocollo per la delicatissima operazione era stato approvato nel 2018 dall'Istituto Superiore della Sanità (ISS), e grazie al gesto di grande generosità della donatrice oggi è stato possibile metterlo in pratica. Come confermato dal professor Veroux in una precedente intervista, questo tipo di trapianto può essere eseguito su donne tra i 18 e i 40 anni che presentano malformazioni uterine o la sindrome di Mayer-Rokitansky-Kuster-Hauser (MRKH); come sottolineato dal portale Orphanet è una condizione caratterizzata da un'aplasia dell'utero (assenza dell'organo o mancato sviluppo) che colpisce una donna ogni 4.500 circa.

La riuscita dell'intervento è stata accolta calorosamente anche dalle istituzioni siciliane: “È un motivo di grande orgoglio per la sanità di tutto il nostro Paese. La testimonianza stessa di un miracolo ‘umano' che restituisce vita grazie al gesto di estrema generosità di una donatrice. Ai medici e a tutti i professionisti impegnati in questa impresa, i complimenti ed il ringraziamento di tutto il governo regionale e del popolo siciliano”, ha dichiarato Nello Musumeci, il presidente della Regione Sicilia.

Il primo trapianto di utero al mondo fu eseguito nel 2000 in Arabia Saudita dal dottor Wafa Fagee, su una ragazza di 26 anni. L'organo, tuttavia, fu rimosso circa tre mesi dopo a causa di una necrosi. L'anno successivo fu eseguito un intervento analogo presso l'Ospedale Universitario Akdeniz di Antalya, in Turchia, su una giovane 21enne. La donna ha avuto due aborti, ma proprio quest'anno è riuscita a partorire il primo figlio. Nell'ottobre del 2014 è nato in Svezia il primo bambino dopo un trapianto uterino, in questo caso donato da una paziente viva di 61 anni. Il 15 dicembre del 2017 è invece nato presso l'Ospedale Universitario di San Paolo del Brasile il primo bimbo da un utero trapiantato da donatrice deceduta. La speranza è che anche la trentenne siciliana possa coronare il sogno della maternità grazie alla donazione ricevuta. In Europa il centro all'avanguardia per questo genere di trapianti è proprio in Svezia, cui adesso si affianca con orgoglio anche l'Italia.

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