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Il primo mammifero estinto a causa dei cambiamenti climatici è un roditore australiano

Il ratto dalla coda a mosaico (Melomys rubicola), un roditore endemico di un’isola australiana, è il primo mammifero ufficialmente estinto a causa dei cambiamenti climatici. Il 97 percento del suo habitat naturale è stato spazzato via da una combinazione letale tra innalzamento del livello del mare e fenomeni atmosferici sempre più devastanti. La sua scomparsa dal pianeta è solo colpa nostra.
A cura di Andrea Centini
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Credit: State of Queensland
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Il primo mammifero vittima dei cambiamenti climatici è un roditore australiano che viveva sulla piccola isola di Bramble Cay, un paradiso nello Stretto di Torres incastonato tra la “Terra dei canguri” e la Nuova Guinea. Già nel 2016 il ratto dalla coda a mosaico o Melomys di Bramble Cay (Melomys rubicola) era stato dato per spacciato dagli esperti, ma ora è arrivata la conferma del Dipartimento dell'Ambiente e dell'Energia australiano, che ne ha dichiarato ufficialmente l'estinzione. Oltre alla scomparsa del piccolo mammifero, l'ente governativo ha annunciato allarmanti cambiamenti nello stato di conservazione di diverse specie; la volpe volante dagli occhiali (Pteropus conspicillatus), ad esempio, è passata da vulnerabile a in pericolo di estinzione, a causa delle morie di massa provocate dalle ondate di calore estreme che hanno investito l'Australia negli ultimi mesi.

Perché si è estinto. Come indicato, la causa dell'estinzione del roditore è stato il cambiamento climatico, che in pochi decenni ha prodotto una combinazione letale di innalzamento del livello del mare e fenomeni atmosferici sempre più devastanti. Sulla piccola isola Bramble Cay, affacciata sulla meravigliosa ma minacciatissima Grande Barriera Corallina, ha avuto conseguenze drammatiche sull'habitat naturale del ratto dalla coda a mosaico, che ne ha perso ben il 97 percento. Non solo la parte dell'isola che non veniva coinvolta dall'alta marea è passata da soli 4 ettari a 2,5, ma è andata perduta anche larghissima parte della vegetazione, creando squilibri ecologici che hanno portato alla scomparsa del roditore. Gli scienziati dell'Università del Queensland, che già nel 2016 ne avevano annunciato la scomparsa in via non ufficiale del Melomys rubicola, suggeriscono che molti esemplari potrebbero essere rimasti uccisi direttamente nelle loro tane scavate nel terreno, a causa delle inondazioni. Una fine atroce.

Un declino evitabile. Benché fosse uno dei mammiferi più isolati del pianeta, secondo gli scienziati era possibile salvarlo dall'estinzione. I primi cali della popolazione furono infatti già registrati all'inizio degli anni '80 del secolo scorso, ma alla fine dello stesso decennio se ne contavano ancora a centinaia. Il dramma si è consumato nei primi anni del Duemila, dato che l'ultimo esemplare di Melomys rubicola fu avvistato nel 2009. I biologi sono tornati sull'isola più volte per cercare i roditori e provare a salvarli, ma ormai era troppo tardi. Il ratto dalla coda a mosaico, che aveva abitudini notturne, fu classificato soltanto nel 1924 dallo zoologo britannico Oldfield Thomas, era lungo al massimo 160 millimetri e pesava un centinaio di grammi. Ora è scomparso per sempre dalla Terra, e la colpa è soltanto nostra.

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