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Il cerotto indolore e intelligente che regola il glucosio nei diabetici

I ricercatori hanno sviluppato un cerotto ‘intelligente’ e indolore che rilascia cellule beta, regolando i livelli di glucosio nel sangue dei pazienti diabetici.
A cura di Zeina Ayache
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Quello della regolazione dei livelli di glucosio nel sangue è un problema quotidiano per chi soffre di diabete e viene risolto con iniezioni di insulina spesso dolorose. In questi ultimi mesi, svariate sono le nuove tecnologie sviluppate per risolvere questo ostacolo, dall'insulina biosimilare che cura il diabete in maniera più semplice ed economica, fino ai trattamenti che non necessitano di essere ripetuti ogni giorno, ma solo ogni 6 mesi. Adesso, dalla University of North Carolina at Chapel Hill e dalla North Carolina State University, arriva una nuova proposta utile a controllare i livelli di glucosio nei pazienti diabetici. Si tratta di un cerotto che rilascia cellule beta in maniera del tutto indolore.

Come spiegato dagli stessi ricercatori, l'obiettivo era trovare una soluzione pratica, efficace ed indolore che potesse ridurre il disagio, sia fisico che psicologico, nei pazienti diabetici. Avere infatti il pensiero giornaliero dell'insulina e delle iniezioni è molto stressante.

Il cerotto, ribattezzato “smart insulin patch”, è composto da un tappeto di mini aghi riempiti con cellule beta naturali. Queste cellule di solito si trovano nel pancreas, all'interno delle isole di Langerhans che secernono insulina. Le beta cellule svolgono un ruolo importante nel controllo dei livelli ematici di glucosio producendo insulina, in caso di aumento della glicemia. In pratica, sono cellule senza le quali i pazienti soffrono di diabete e, per questo, sono state integrate all'interno del cerotto realizzato.

Al momento, test effettuati in laboratorio su animali che soffrivano di diabete di tipo 1 hanno dimostrato come il cerotto sia in grado di intervenire nella regolazione dei livelli glucosio nel sangue.

Ovviamente, si tratta ancora di una scoperta del tutto sperimentale che necessiterà di ulteriori studi e analisi prima di poter essere applicata ai pazienti umani.

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