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Tutti i danni provocati dai pesticidi: obesità, diabete, malattie metaboliche e fegato grasso

Un team di ricerca francese ha dimostrato che i pesticidi in dosi considerate non tossiche scatenano una serie di effetti negativi per la salute, come l’obesità, il fegato grasso e malattie metaboliche direttamente connesse al diabete di tipo 2. Gli esperimenti sono stati condotti su topi alimentati per più di un anno con cibi contaminati da una miscela di sei pesticidi di uso comune.
A cura di Andrea Centini
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I pesticidi in dosi considerate sicure per la salute provocano il diabete e l'obesità. Ad annunciarlo un team di ricerca francese composto da studiosi dell'Istituto nazionale di ricerca agronomica (INRA) e dell'Istituto nazionale di salute e ricerca medica (INSERM), che ha condotto un'approfondita indagine su modelli murini (topi).

Gli scienziati, coordinati dal professor Laurence Gamet-Payrastre, hanno nutrito per 52 settimane consecutive roditori maschi e femmine con due differenti tipologie di alimentazione; una completamente naturale e l'altra con cibi contaminati da un miscela di sei pesticidi di uso comune, ovvero boscalid, captan, chlorpyrifos, tiofanato, thiacloprid e ziram. Sono tutti agenti chimici sfruttati per proteggere le coltivazioni da specie infestanti, parassiti e simili. I pesticidi sono stati aggiunti in concentrazioni considerate sicure per la salute e dunque non tossiche.

Al termine della sperimentazione, durata poco più di un anno, Gamet-Payrastre e colleghi hanno eseguito differenti analisi sui topi trattati, alcuni dei quali selvatici e altri geneticamente modificati per esprimere una carenza del recettore CAR – / -. Tra i parametri valutati la tolleranza al glucosio, il peso corporeo, il consumo di cibo e acqua, il metabolismo epatico, il livello di disintossicazione ai pesticidi e altro ancora.

Nei topi selvatici maschi alimentati con i cibi contaminati, i ricercatori hanno rilevato un aumento del peso corporeo e una maggiore adiposità, oltre che steatosi epatica non alcolica (NAFLD) – il ‘fegato grasso‘ – e problemi metabolici come intolleranza al glucosio. Nei topi femmina sono invece stati rilevati iperglicemia a digiuno, anomalie nei metaboliti urinari legati al microbiota intestinale e altri disturbi metabolici precursori del diabete di tipo 2. Nei topi maschi geneticamente modificati non sono stati rilevati l'aumento di peso e cambiamenti nel metabolismo del glucosio, mentre le femmine hanno presentato una mortalità maggiore e un incremento di peso. Sono tutti dati che suggeriscono l'effetto obesogenico e diabetogeno dei pesticidi che finiscono normalmente su frutta e verdura che compriamo al supermercato. I pesticidi, del resto, possono mimare l’azione degli ormoni naturali e quindi prendere il loro posto nella normale funzione metabolica.

“Queste indagini ci hanno permesso di far emergere il legame di causalità tra l'esposizione della popolazione ai pesticidi e i rischi metabolici”, ha dichiarato il professor Gamet-Payrastre al quotidiano francese Le Monde. Inoltre, rafforzano i risultati dell'indagine NutriNet, uno studio di coorte che ha coinvolto oltre 50mila persone dal quale è emerso che chi si nutre di alimenti biologici ha meno probabilità di essere sovrappeso, obeso o di sviluppare una sindrome metabolica (che poi può determinare il diabete). È la prima volta, inoltre, che vengono ottenuti risultati statisticamente significativi che evidenziano differenze nell'impatto sui due sessi. Entro la fine dell'anno l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) dovrebbe rendere noti anche gli effetti dei pesticidi sul sistema nervoso e sulla tiroide. I dettagli della ricerca francese sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives.

[Credit: skeeze]

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