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Attenzione al fegato grasso: cos’è e perché è pericoloso mangiare tante proteine animali

Il rischio è maggiore per i soggetti in sovrappeso e obesi. L’associazione tra fegato grasso e consumo di proteine animali è stata dimostrata con uno studio che ha coinvolto circa 3.500 pazienti.
A cura di Andrea Centini
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In occasione dell'International Liver Congress 2017, tenutosi nei giorni scorsi ad Amsterdam, ricercatori olandesi dell'Erasmus Medical Center hanno presentato i dati di un nuovo studio epidemiologico nel quale è stato dimostrato che una dieta ricca di proteine animali può favorire lo sviluppo del cosiddetto fegato grasso, la steatosi epatica non alcolica (NAFLD). Il rischio emerso dal The Rotterdam Study risulta particolarmente elevato per i soggetti in sovrappeso e obesi. Si tratta di una scoperta importante poiché sebbene sino a qualche tempo fa si ritenesse che il fegato grasso fosse praticamente innocuo, oggi è invece considerato un importante fattore di rischio per le patologie cardiovascolari, il diabete mellito, l'aterosclerosi, la cirrosi epatica e lo sviluppo del cancro.

Si stima che nel mondo la patologia interessi un miliardo di persone, con una prevalenza del 20/30 percento nei paesi occidentali, mentre in Italia ne soffrirebbe una persona su quattro, delle quali molte non ne sono a conoscenza. Le diagnosi di NAFLD, che avvengono quando il grasso eccede del 5 percento il numero degli epatociti, molto spesso avvengono per caso, dato che sintomi e dolori si iniziano ad avvertire nella fase più avanzata della patologia.

Gli studiosi olandesi, coordinati dalla professoressa Louise Alfernik, per scoprire il legame tra NAFLD e proteine animali hanno analizzato i dati di 3.440 pazienti con un'età media di 71 anni, dei quali il 30 percento magri e il 70 percento in sovrappeso o obesi. Il fegato grasso è stato diagnosticato nel 35 percento dei soggetti coinvolti. Tutti i partecipanti sono stati invitati a compilare un questionario sul proprio stile alimentare, e incrociando i vari dati, tenendo presenti l'indice di massa corporeo (BMI) e alcuni fattori metabolici, è stato determinato che all'aumento del consumo di grassi animali aumentava il rischio di avere il fegato grasso. Dai risultati è emerso inoltre che il fruttosio, in questa specifica patologia, giocherebbe un ruolo meno importante di quel che si credesse in precedenza, tuttavia gli studiosi hanno indicato che saranno necessari ulteriori approfondimenti. Il consiglio dei ricercatori per tenere alla larga il fegato grasso è quello di una dieta sana ed equilibrata, come quella mediterranea.

[Foto di Levoqd]

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