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I dinosauri potrebbero essersi estinti a causa delle loro uova: ecco perché

Un team di ricerca americano ha scoperto che il tempo di schiusa delle uova di dinosauro poteva arrivare a sei mesi, un tempo troppo lungo per sopravvivere nell’ambiente ostile provocato dall’impatto dell’asteroide.
A cura di Andrea Centini
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Attraverso specifiche analisi condotte su reperti fossili di due specie di dinosauro, i ricercatori della Florida State University hanno stimato che il tempo di schiusa delle uova fosse dai tre ai sei mesi, un intervallo eccessivamente lungo in un'epoca in cui la scarsezza di risorse e l'estrema competizione tra gli animali erano catalizzate dagli effetti devastanti scatenati dall'impatto dell'asteroide Chicxulub. Questo catastrofico evento che ha investito la penisola dello Yucatan, in Messico, com'è ampiamente noto è ritenuto il principale indiziato nell'estinzione dei dinosauri (non aviari) e di molti altri gruppi animali alla fine del Cretaceo, circa 66 milioni di anni fa, non per cause dirette ma per gli sconvolgimenti climatici che hanno radicalmente modificato gli equilibri ecologici e determinato di conseguenza nuovi processi selettivi. Si stima che l'estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene abbia interessato circa il 70 percento delle specie viventi sulla Terra, e oltre ad alcuni gruppi di dinosauri sparirono anche gli pterosauri (erroneamente considerati dinosauri volanti), rettili marini come mosasauri e ittiosauri, ammoniti e anche tantissime specie di mammiferi e uccelli all'epoca già presenti.

I ricercatori americani, coordinati dal paleontologo Gregory Erickson, hanno esaminato embrioni fossili del Protoceratops (Protoceratops andrewsi), un piccolo dinosauro erbivoro di un paio di metri, e del ben più robusto adrosauro ipacrosauro (Hypacrosaurus stebingeri), un tipico ‘dinosauro dal becco d'anatra', anch'esso erbivoro e che poteva raggiungere una lunghezza di nove metri. Attraverso l'analisi delle cosiddette linee di von Ebner, linee di accrescimento presenti nei denti di tutti gli animali, hanno valutato che il periodo di incubazione della prima specie fosse di circa 80 giorni, mentre la seconda poteva superare i 170. Il dato ha letteralmente sbalordito i paleontologi, che immaginavano tempistiche molto più ridotte e assimilabili a quelle degli uccelli.

Questi lunghi tempi di incubazione avrebbero esposto le uova a siccità, inondazioni e predazione estrema da parte degli altri animali affamati dalla catastrofe, determinando l'estinzione di tantissime specie a trecentomila anni dall'impatto. Gli studiosi sperano di riuscire a trovare embrioni fossili appartenenti al gruppo dei dinosauri teropodi, come il Tyrannosaurus rex e il Velociraptor resi famosi dalla pellicola di Steven Spielberg e dal romanzo di Michael Crichton Jurassic Park, poiché è proprio da questa linea filetica che sono originati gli uccelli moderni. I dettagli dell'affascinante studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Science.

[Foto di Tambit]

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