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Hubble, operazioni sospese a causa di un guasto: NASA a lavoro per risolverlo

Gli ingegneri della NASA hanno messo il Telescopio Spaziale Hubble in modalità provvisoria a causa di un guasto a uno dei giroscopi, i dispositivi che permettono l’orientamento e il puntamento dello strumento. Se non sarà possibile ripararlo, Hubble potrà continuare a operare con una funzionalità ridotta, ma senza perdere troppo in termini di capacità scientifica.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA
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Il celebre Telescopio Spaziale Hubble ha un problema tecnico e gli ingegneri della NASA hanno deciso di sospenderne le operazioni scientifiche, in attesa che venga riparato il guasto o di modificare l'operatività dello strumento, nel malaugurato caso il danno fosse irreparabile. Il difetto riscontrato risiede in uno dei giroscopi, i dispositivi rotanti necessari per orientare e puntare il telescopio esattamente verso la porzione di spazio che si desidera.

I guasti ai giroscopi non sono una novità fra le stelle, tanto che nel 2009, durante una missione di manutenzione di Hubble – nell'orbita bassa terrestre dal 1990 –, ne vennero aggiunti altri sei di nuova generazione, proprio per ovviare alla perdita di efficacia degli originali. La nuova anomalia è stata riscontrata in uno di questi nuovi giroscopi, e si tratta di un bel problema perché nel recente passato ne erano già “saltati” altri tre. Poiché in modalità standard Hubble si orienta con tre giroscopi, attualmente ne ha soltanto due pienamente operativi, per questo è stato messo in modalità provvisoria.

Sebbene possa sembrare un "disastro", in realtà il telescopio spaziale può funzionare anche con un solo giroscopio, come indicato dall'ufficiale per gli affari pubblici della NASA Felicia Chou. Solo che ci mette più tempo ad orientarsi, e in determinate condizioni ha una copertura del cielo più limitata. Fortunatamente ciò ha un impatto relativamente modesto sulle capacità scientifiche dello strumento, quindi non è del tutto perduto. Gli ingegneri della NASA devono solo riuscire a capire se possono ripristinare il giroscopio malfunzionante e tornare alla normale operatività a tre giroscopi oppure passare definitivamente a quella a un giroscopio.

Come ha dimostrato il caso del “cacciatore di pianeti” Kepler, un altro telescopio spaziale messo KO da un guasto ai giroscopi, la perdita di capacità di puntamento non ne ha compromesso del tutto le capacità scientifiche, e ancora oggi vengono fatte scoperte straordinarie grazie ai dati che riesce a raccogliere. La speranza degli scienziati è che i giroscopi superstiti continuino a funzionare a dovere almeno fino al 2021, quando finalmente dopo anni di rinvii verrà inviato nello spazio l'erede spirituale di Hubble, il costosissimo e potentissimo James Webb Space Telescope, che promette “faville” soprattutto nello studio degli esopianeti.

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