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Covid 19

Grave sindrome infiammatoria legata al coronavirus rilevata nei bambini: medici lanciano allarme

I medici britannici stanno riscontrando fra i più piccoli un aumento di casi con una condizione infiammatoria simile alla malattia di Kawasaki. La condizione pare essere correlata alla COVID-19, dato che molti bambini coinvolti risultano positivi al coronavirus o presentano anticorpi, tuttavia alcuni non sembrano essere entrati in contatto col nuovo patogeno.
A cura di Andrea Centini
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In Gran Bretagna i medici stanno osservando un aumento di casi di una sindrome infiammatoria nei bambini, talmente seria da richiedere il trattamento in terapia intensiva. Questo stato infiammatorio multisistemico sembrerebbe essere correlato alla pandemia di coronavirus SARS-CoV-2, tuttavia gli esperti non escludono il coinvolgimento di un altro patogeno non ancora identificato. La situazione è talmente delicata che i medici di base di Londra hanno emesso un avviso urgente per tutti i colleghi e gli specialisti di terapia intensiva che si occupano di bambini. Una comunicazione analoga è stata rilasciata nella serata di ieri dalla Pediatric Intensive Care Society, che ha pubblicato un “cinguettio” su Twitter ad hoc. La circolazione di questi documenti tra i medici britannici è stata confermata dal giornale specialistico Health Service Journal, che ha potuto visionarli.

In base alle fonti pediatriche citate dall'HSJ, il numero di bambini coinvolti da questa condizione “misteriosa” sarebbe piuttosto limitato. L'aspetto interessante risiede nel fatto che tra essi ci sono piccoli attualmente positivi al coronavirus; altri che sottoposti al test sierologico hanno dimostrato di aver sviluppato gli anticorpi (e dunque sono stati esposti al virus in precedenza) e altri ancora che sembrano non aver avuto alcun contatto col patogeno emerso in Cina. Proprio questo dettaglio suggerisce la possibilità che possa essere coinvolto un patogeno non ancora individuato.

Ma in cosa consiste esattamente questo stato infiammatorio? Nei due comunicati rilasciati dagli esperti si legge che i casi dei piccoli hanno in comune la sovrapposizione di “caratteristiche da sindrome da shock tossico e Malattia di Kawasaki atipica, con parametri del sangue coerenti con una forma grave di COVID-19 nei bambini”. La malattia di Kawasaki (o sindrome linfonodale muco-cutanea) è un'infezione ai vasi sanguigni – vasculite sistemica febbrile – che colpisce prevalentemente i bambini con un'età inferiore ai 5 anni. Congiuntivite, lingua color fragola, labbra secche e febbre alta sono tra le manifestazioni caratteristiche della vera malattia di Kawasaki. Tra gli altri sintomi citati dai due documenti vi sono problemi gastrointestinali (come vomito e diarrea) e infiammazione cardiaca, entrambi condizioni rilevate nei pazienti affetti da COVID-19, l'infezione scatenata dal coronavirus SARS-CoV-2.

Com'è noto, l'infezione da coronavirus sembra colpire meno i bambini, benché non manchino casi gravi e purtroppo anche i decessi fra i più piccoli. “Per fortuna le malattie simili alla Kawasaki sono molto rare, poiché attualmente sono gravi complicazioni nei bambini correlati a COVID-19, ma è importante che i clinici siano informati di qualunque potenziale collegamento emergente affinché siano in grado di fornire prontamente assistenza a bambini e giovani”, ha dichiarato Simon Kenny, direttore clinico nazionale del National Health Service (NHS) in Inghilterra per bambini e giovani. Si avrà un quadro più chiaro della situazione dopo aver condotto studi ad hoc per definire al meglio questo stato infiammatorio.

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