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Gorilla in lutto: si radunano attorno ai corpi dei compagni deceduti, li puliscono e leccano

Un team di ricerca internazionale guidato da primatologi del The Dian Fossey Gorilla Fund International ha documentato il comportamento “luttuoso” dei gorilla, analizzando le interazioni con le carcasse di tre esemplari. I gorilla si radunano attorno ai corpi degli esemplari morti, li fiutano, leccano e puliscono per “metabolizzare” il lutto.
A cura di Andrea Centini
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Credit: The Dian Fossey Gorilla Fund International
Credit: The Dian Fossey Gorilla Fund International

I gorilla manifestano il proprio “lutto” radunandosi attorno ai corpi degli altri esemplari deceduti, anche di quelli sconosciuti. Si impegnano a pulirli, leccarli e in alcuni casi a colpirli; alcuni trascorrono molto tempo accovacciati al fianco delle carcasse, fissandole e fiutandole, in un processo comportamentale che probabilmente serve a comprendere la morte e a metabolizzare la perdita.

Ricerca internazionale. A documentare questi comportamenti è stato un team di ricerca internazionale composto da studiosi del Centro di biologia evoluzionistica dell'Università di Uppsala (Svezia), dell'Institut Congolais pour la Conservation de la Nature (Istituto Congolese per la Conservazione della Natura) di Kinshasa e del Dipartimento di Antropologia dell'Università della California. Alla ricerca ha dato un contributo fondamentale il The Dian Fossey Gorilla Fund International, l'organizzazione che si batte per la tutela di questi magnifici animali, intitolata alla compianta primatologa statunitense brutalmente assassinata sui Monti Virunga nel 1985.

Documentazione. Gli scienziati, coordinati dai dottori Amy Porter e Damien Caillaud, hanno documentato questi comportamenti osservando le interazioni di tre esemplari deceduti, due gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei) e un gorilla di Grauer. I gorilla di montagna deceduti erano l'anziano silverback (maschio adulto dominante) Titus, morto a 35 anni, e la femmina di 38 anni Tuck appartenente allo stesso gruppo sociale del Parco Nazionale dei Vulcani (Ruanda). Probabilmente sono deceduti per le malattie legate all'avanzata età. L'altro gorilla, un altro maschio anziano, era invece morto nel Parco Nazionale di Kahuzi-Biega, nella Repubblica Democratica del Congo.

Il lutto dei gorilla. Gli scienziati hanno osservato comportamenti molto simili attorno a tutte e tre le carcasse, e maggiori erano le relazioni sociali con l'esemplare deceduto e più tempo i vari esemplari trascorrevano in sua compagnia, fiutandolo, leccandolo e pulendolo. Un giovane gorilla di montagna che aveva un rapporto di “amicizia” strettissimo con Titus ha trascorso ben due giorni al fianco del suo corpo, anche durante il riposo. Mentre uno dei figli minorenni di Tuck, pur se già svezzato, ha anche provato a succhiare il latte dalle mammelle, un gesto che secondo gli studiosi potrebbe suggerire il suo disagio per la perdita. Sapere come i gorilla si comportano con gli esemplari morti non serve solo a scrivere libri di etologia ed evoluzione dei primati, cui facciamo parte anche noi, ma anche a prevedere la diffusione delle malattie. Un contatto troppo stretto con un esemplare morto per una grave malattia infettiva può infatti favorirne la trasmissione e decimare intere popolazioni. Il virus ebola, ad esempio, in passato uccise migliaia di gorilla in Africa centrale. Recentemente è stato osservato il comportamento "luttuoso" di alcuni langur grigi stimolato da un cucciolo robot. I dettagli dell'affascinante ricerca sui gorilla sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PeerJ.

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