Gigante di ferro tra le nuvole: il passeggero di un aereo scopre la pareidolia
Il passeggero Nick O'Donoghue durante un volo EasyJet che dall'Australia lo avrebbe portato all'aeroporto di Gatwick a Londra ha fotografato dall'oblò quello che viene presentato come un robot gigante occultato – piuttosto male – tra le nuvole, a poco più di novemila metri di quota. Di cosa si tratta realmente? Non sempre possiamo accontentarci di sorridere, è importante anche capire qual è la fonte reale di un fenomeno, anche se non sempre è possibile. Solo nell'ambito dell'ufologia esiste un 5% di casi rimasti insoluti, cosa che non basta a dimostrare fenomeni paranormali o visite aliene; il robot gigante non è tra questi.
Il fascino irresistibile della pareidolia
Effettivamente le corrispondenze con l'idea che ci siamo fatti del robot gigante, grazie ai manga giapponesi e alle recenti produzioni cinematografiche, ci sono tutte. Qualche commentatore fa notare maggiori somiglianze col robot del film di animazione "The Iron Giant" (Il gigante di ferro). Ed è con questo nome ch'è stato presentato nei tabloid. Difficile che un team manager di supporto software irlandese come Nick O'Donoghue possa aver scattato la foto credendo davvero di vederci un "robottone" cinematografico. Ma la bellezza dell'immagine ed il fascino di fenomeni come la pareidolia c'è tutto. In fondo spesso nell'ufologia si confondono forme ben più semplici con visite da altri mondi, col consenso acritico di molti sedicenti esperti del ramo.
Cosa stiamo vedendo realmente?
Non basta chiamare in causa la pareidolia. Bisogna anche capire – la dove è possibile – la reale origine del fenomeno. Non sempre è possibile, non di meno l'impossibilità di capire con esattezza cosa stiamo vedendo non cancella tutti i dati che negano l'interpretazione ufologica o paranormale, come abbiamo avuto modo di constatare nel caso dell'Ufo a ciambella fotografato in Cina. Questa volta abbiamo avuto maggiore fortuna, infatti Mick West sul forum MetaBunk ha pubblicato un'analisi molto esaustiva che spiega l'origine di quella curiosa anomalia tra le nuvole. Dopo aver trovato la fonte originale Mick ha individuato subito un caso precedente del 2014, ch'è stato spiegato dalle emissioni di una centrale elettrica. Così analizzando la rotta del volo su cui era a bordo O'Donoghue ha potuto individuare diverse centrali elettriche, una in particolare sembra la candidata migliore, quella a carbone di Großkrotzenburg in Germania.