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Fare atterrare un rover su Marte da casa: il lavoro da remoto non ha fermato la NASA

Decine di ingegneri NASA hanno seguito e controllato le fasi di avvicinamento e atterraggio del rover Perseverance su Marte da remoto, come imposto dalle norme anti Covid. Da salotti e cucine, i membri del team Mars 2020 hanno nuovamente portato l’uomo sul Pianeta Rosso. E si sono emozionati, come dimostra un video diventato virale sui social.
A cura di Marco Paretti
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"Touchdown". Miguel San Martín guarda lo schermo del suo computer nel suo studio casalingo, mentre sul portatile scorrono le immagini del luogo in cui si sarebbe dovuto trovare se non fosse per questa pandemia: la sala di controllo della NASA intenta a seguire l'atterraggio del rover Perseverance su Marte. "Siamo atterrati" annuncia incredulo, mentre dal controllo di missione non arriva ancora la conferma. Ma lui ha già visto i dati e sa di non sbagliarsi: l'uomo è di nuovo su Marte. Alza le braccia al cielo, in silenzio, poi si gratta la testa. Guarda lo schermo e aspetta la conferma dall'altro lato dello schermo, che arriva pochi istanti dopo. La reazione, genuina ed entusiasta ("non rompere il tavolo però"), è stata catturata dalla moglie Susan in un video diventato virale su Twitter e TikTok e che mostra uno degli aspetti meno discussi di questa missione: una enorme quantità di ingegneri NASA ha lavorato e assistito all'atterraggio da casa.

Non che la NASA non sia abituata al lavoro da remoto. D'altronde ogni atterraggio di questo tipo è un'operazione gestita dalla distanza: che sia la Luna o Marte, anche la sala di controllo è sempre un luogo di lavoro da remoto. La pandemia di Coronavirus, però, ha reso necessaria la frammentazione di questa già complessa operazione, affidandosi a decine di team sparsi in tutto il mondo e collegati dalle loro case per tutto lo sviluppo della missione e, soprattutto, per il delicato atterraggio. Miguel in questo è praticamente una leggenda: ingegnere capo per il sistema di guida, navigazione e controllo nelle ultime missioni su Marte, nei suoi 35 anni di esperienza nella NASA ha fatto atterrare 5 rover (Perseverance compreso, per il quale ha fornito consulenza) sul Pianeta Rosso. Insomma, il fatto che sia stata proprio la sua reazione ad essere documentata dal video è una piccola gemma.

Come lui, però, decine di ingegneri hanno non solo assistito, ma anche collaborato all'atterraggio da remoto, fornendo importanti input al difficile processo di avvicinamento a Marte. D'altronde in presenza nella sala di controllo c'erano solamente alcuni "lead", i responsabili dei vari team specificatamente dedicati alle fasi di avvicinamento e atterraggio. Ma il grosso della forza lavoro dedicata alla raccolta dei dati e all'operatività del rover sono tuttora a casa. Anche per questo la NASA aveva già predisposto una serie di "prove generali" per assicurarsi che questo sistema potesse funzionare perfettamente in una fase concitata come quella dell'atterraggio di un rover su un pianeta a milioni di chilometri di distanza.

Durante queste prove, un team conosciuto come i "Gremlins" si occupa di inserire di nascosto delle problematiche che il resto del team deve individuare e risolvere. Il tutto è fondamentalmente una enorme chiamata su Zoom: tutti gli ingegneri NASA erano collegati a una videochiamata (dal video di Martin si può osservare sia la videocamera che la luce posizionate sopra allo schermo principale) e riportavano i dati ai vari responsabili. È un grande lavoro di monitoraggio dei dati in arrivo da Perseverance, di decisioni e di comandi da inviare al modulo. Un lavoro incredibile se si pensa alla quantità di persone che lo hanno seguito da remoto. Per farsi un'idea delle dimensioni basta recuperare la diretta del de-briefing post atterraggio, quando Matt Wallace, deputy project manager di Perseverance, ha presentato tutti i collaboratori connessi alla chiamata su Zoom.

Per diversi secondi scorrono a schermo decine e decine di persone: sono i membri del team Mars 2020, che negli ultimi mesi hanno seguito ogni fase del viaggio di Perseverance e che la scorsa settimana hanno portato a termine il volo riuscendo a far atterrare il rover sulla superficie di Marte. C'è chi è collegato dalla cucina, chi dal salotto e chi da uno studio vero e proprio. Chi ha lasciato lo sfondo della propria casa e chi ha optato per un'immagine statica. Insomma, una videochiamata in pieno stile. "Queste sono le persone che hanno costruito i computer, le strutture, i radar, i razzi, i motori, le braccia robotiche" spiega Wallace. "Non si sono mai riposati e l'hanno fatto giorno e notte, nei weekend e nei festivi". Sono le persone che hanno fatto atterrare, di nuovo, un rover su Marte. Esseri umani che a volte sembrano alieni e che invece dimostrano come l'umanità possa realizzare imprese straordinarie anche al di fuori dal nostro pianeta. "Incredibile" esclama Miguel mentre torna a sedersi, sguardo fisso sullo schermo. Per la quinta volta, Miguel è atterrato su Marte. "Ma per la prima volta lo abbiamo vissuto insieme" ha sottolineato la moglie su Twitter.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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