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Dormi troppo (o troppo poco)? Potresti rischiare un infarto

È questo quanto emerso da uno studio della University of Colorato at Boulder, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the American College of Cardiology: dormire meno di 6 ore a notte può esporre il cuore ad un rischio più elevato di infarto, e dormire per oltre 10 ore a notte potrebbe essere anche peggio.
A cura di Dario Caliendo
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La giusta ricetta per avere un cuore più sano, è dormire il giusto. Né troppo né troppo poco. E no, non è uno dei tanti detti popolari tanto in voga, ma è quanto emerso da uno studio della University of Colorato at Boulder, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the American College of Cardiology: dormire meno di 6 ore a notte può esporre il cuore ad un rischio più elevato di infarto, e lo stesso discorso varrebbe qualora si dormisse per più di 10 ore a notte.

Dormire troppo o troppo poco fa male, lo studio dell'University of Colorado

Realizzato in collaborazione con la Manchester University e il Massachusetts General Hospital, lo studio è stato svolto analizzando per oltre 7 anni i profili di oltre 461mila partecipanti, con un'età compresa tra i 40 e i 69 anni, che non sono mai stati vittima di un qualsiasi tipo di attacco cardiaco. E i dati presentati dai ricercatori statunitensi sono molto chiari: dormire meno di 6 ore a notte aumenta il rischio infarto del 52%, mentre superare le 10 ore di sonno è ancora più pericoloso, con un rischio di infarto praticamente raddoppiato.

Dalle analisi effettuate nei 7 anni in cui sono stati seguiti i pazienti, in via del tutto generale è merso che dormire meno di 6 ore ha comportato un rischio superiore del 20% rispetto al dormire dalle 6 alle 9 ore in totale. Mentre dormire per oltre 10 ore giornaliere, avrebbe alzato la percentuale fino al 34%.

Se tieni al tuo cuore, dormi dalle 6 alle 9 ore a notte

Riposare invece dalle 6 alle 9 ore a notte, porterebbe con sé grandi benefici per il cuore, anche per individui predisposti geneticamente alla patologia.

"Il nostro studio fornisce alcune delle prove più valide che la durata del sonno è un fattore chiave quando si tratta di salute del cuore e che questo è valido per tutti", ha commentato Celine Vetter, l'autrice senior della ricerca.

Dallo studio sono al contrario emersi benefici associati al dormire in questa soglia di ore ottimale, che potrebbe abbassare il rischio infarti al -18% nelle persone geneticamente predisposte, anche tenendo conto di 30 fattori di rischio, come la salute mentale e l'attività fisica. Insomma, dormire il giusto – cioè né troppo né troppo poco – è un vero toccasana per il cuore.

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