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Creata intelligenza artificiale per proteggere i koala dagli incendi: come funziona

Un team di ricerca dell’Università della Tecnologia del Queensland ha sviluppato un’innovativa intelligenza artificiale che, basandosi sui dati raccolti dalle telecamere termiche installate su droni, riesce a contare con buona precisione il numero di koala presenti in una data area. Grazie a questi dati si possono prendere le misure più adatte per proteggere i marsupiali dagli incendi.
A cura di Andrea Centini
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Un koala salvato presso il Kangaroo Island Wildlife Park
Un koala salvato presso il Kangaroo Island Wildlife Park

Sviluppata una innovativa intelligenza artificiale in grado di calcolare con buona precisione il numero di koala presenti in una determinata area, permettendo così di prendere le opportune contromisure in caso di incendi, sempre più frequenti e devastanti. La scorsa estate, infatti, l'Australia è stata investita da un'ondata di roghi senza precedenti, con un impatto catastrofico su animali e vegetazione. In base all'articolo “In the line of fire” pubblicato su Nature Climate Change, tra settembre 2019 e gennaio 2020 sono andati distrutti quasi 6 milioni di ettari di foreste di latifoglie in due degli stati più colpiti (Victoria e Nuovo Galles del Sud); mentre secondo i calcoli del professor Christopher Dickman dell’Università di Sydney le fiamme avrebbero ucciso oltre un miliardo di animali.

Tra le principali vittime degli incendi vi sono stati proprio i koala (Phascolarctos cinereus), con alcune popolazioni letteralmente decimate. La situazione più drammatica è stata registrata sull'Isola dei Canguri, dove si stima che siano morti tra i 37 e i 45mila esemplari, ovvero il 90 percento della popolazione locale. Sull'isola sono andati in fumo ben 200mila ettari di vegetazione, e con essi tutti gli animali che non sono stati in grado di sfuggire al fumo e alle fiamme. Ecco perché si stanno mettendo a punto nuovi progetti a tutela della fauna.

Conoscere il numero esatto dei koala è un compito assai arduo per gli esperti, considerando le abitudini arboricole di questi marsupiali, e non sapendo quanti animali ci sono in una data area non si possono nemmeno adottare le misure di conservazione più adeguate. Attraverso i metodi standard si stima che gli scienziati arrivino a conteggiare circa il 70 percento di una popolazione locale; grazie alla nuova intelligenza artificiale messa a punto da ricercatori dell'Università della Tecnologia del Queensland si arriva a una soglia dell'86 percento.

Ma come funziona esattamente? L'algoritmo dell'IA, in parole semplici, analizza i dati sulle temperature raccolti da droni che sorvolano le foreste. Poiché i koala hanno una temperatura ben distinta dal paesaggio circostanze, analizzando le “mappe” raccolte dalle termocamere installate sui droni l'IA riesce a calcolare con buona precisione il numero di esemplari presenti nell'area esaminata. Gli scienziati stanno lavorando sui margini di errore per rendere ancor più precisa la tecnologia sperimentale, che presto potrebbe essere utilizzata su larga scala (in inverno è ancora più facile individuare gli animali dalla temperatura corporea).

Al momento i koala sono classificati con codice VU (Vulnerabile) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), ma molti esperti stanno spingendo le autorità affinché vengano considerati minacciati di estinzione. Basti pensare che un recente rapporto commissionato dal parlamento del Nuovo Galles del Sud ha rilevato che l'estinzione locale sarà raggiunta entro il 2050. La speranza è che la nuova IA possa davvero aiutare gli scienziati a comprendere le dimensioni delle popolazioni e attuare tutte le misure necessarie per proteggerle. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Ecology and Evolution.

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