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C’è una nuova sottospecie di balena pilota nell’oceano

Grazie al sequenziamento del DNA mitocondriale estratto da oltre 700 campioni di tessuto di balena pilota dalle pinne corte (o globicefalo di Gary), un team di biologi marini e genetisti ha determinato che ne esistono due sottospecie. Balenieri e scienziati giapponesi le chiamavano da tempo Naisa e Shiho.
A cura di Andrea Centini
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Credit: ahisgett
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È stata appena scoperta una nuova sottospecie di globicefalo di Gray (Globicephala macrorhynchus), conosciuto anche come balena pilota dalle pinne corte. Nonostante il nome, non si tratta di una vera balena con fanoni, bensì di un odontocete – cetaceo con denti – appartenente alla famiglia dei delfinidi. Esistono due specie del genere Globicephala; la seconda è la balena pilota dalle pinne lunghe (Globicephala melas), che somiglia molto alla prima, benché abbia alcune caratteristiche distinte. Questi animali sono noti al grande pubblico poiché protagonisti degli spiaggiamenti di massa più imponenti e perché coinvolti nelle famigerate “grindadrap” alle isole Faroe, la spietata caccia tradizionale. Solo Globicephala melas è presente nel Mar Mediterraneo.

La nuova sottospecie. A scoprire la nuova sottospecie di globicefalo di Gray è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'autorevole Woods Hole Oceanographic Institution del Massachusetts, che hanno collaborato con colleghi del Southeast Fisheries Science Center dell'agenzia federale NOAA e di altri istituti di ricerca. Gli scienziati coordinati dalla dottoressa Amy M. Van Cise sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato il DNA estratto da 700 campioni di tessuto di balena pilota archiviato presso il Southwest Fisheries Science Center del NOAA. Balenieri e scienziati giapponesi indicavano da secoli l'esistenza di due varianti di balena pilota dalle pinne corte, tanto che già nel 1760 il naturalista Yamase diede loro nomi distinti: la “Naisa” del Giappone meridionale e con la testa squadrata e la “Shiho” del Giappone settentrionale, caratterizzata da una testa più arrotondata. Ma fino ad oggi non erano stati condotti specifici esami genetici per capire se si trattasse davvero di due sottospecie distinte di Globicephala melas.

La ricerca. La dottoressa Van Cise e i colleghi hanno analizzato solo un piccolo frammento del DNA mitocondriale delle balene pilota – chiamato mtDNA – per determinare la divergenza genetica fra le due potenziali sottospecie, rivelatisi tali dopo il sequenziamento. Uno degli aspetti più interessanti della ricerca risiede nel fatto che normalmente c'è una barriera geografica a separare le sottospecie degli animali (l'impossibilità di “mescolarsi” favorisce la divergenza e sul lungo periodo il processo di speciazione), ma non avviene per le balene pilota. La sottospecie che vive nell'Atlantico è infatti la stessa che si trova nell'Oceano Indiano e nel Pacifico Occidentale, mentre l'altra sottospecie si trova nel Giappone settentrionale e nel Pacifico Orientale. Probabilmente a separare i cetacei è stato l'immensa area del Pacifico centrale, dove l'assenza di cibo a loro adatto a tenuto distanti le varie popolazioni. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Molecular Ecology.

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