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C’è un nuovo squalo: lo spinarolo di Genie, in memoria della ‘mamma’ dei biologi marini

Lo spinarolo di Genie vive in profondità, è lungo al massimo 80 centimetri e ha occhi grandi. È stato chiamato così per omaggiare Eugenie Clark, la prima biologa marina esperta di questi pesci, riconosciuta come una vera e propria pioniera nello studio del comportamento degli squali. La studiosa è scomparsa nel 2015 a 92 anni.
A cura di Andrea Centini
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Credit: MarAlliance/Florida Institute of Technology
Credit: MarAlliance/Florida Institute of Technology

Scoperta una nuova specie di squalo di acque profonde che vive nel Golfo del Messico e nell'Oceano Atlantico occidentale. Il pesce, il cui nome comune è “spinarolo di Genie”, è stato scientificamente chiamato Squalus clarkae in onore della biologa marina Eugenie Clark, una vera e propria pioniera nello studio del comportamento degli squali e una delle prime biologhe marine al mondo. La Clark, scomparsa nel 2015 a 92 anni, nel 1955 fondò il Cape Haze Marine Laboratory a Placida, in Florida. L'istituto nel 1967 è stato rinominato in Mote Marine Laboratory e oggi rappresenta una delle strutture di riferimento mondiali per i biologi che si occupano di ambiente marino.

Lo squalo è stato scoperto da un team di ricerca del Florida Institute of Technology, dell'Università Statale della Florida e di Oceana, la stessa organizzazione internazionale che recentemente ha individuato un vero e proprio paradiso della biodiversità attorno ai vulcani sottomarini al largo delle Isole Eolie, tra nuove specie e magnifiche foreste di coralli in pericolo di estinzione. I ricercatori, guidati dal professor Toby Daly-Engel e dalla dottoressa Mariah Pfleger, hanno classificato il nuovo squalo dopo accurati esami morfologici e soprattutto del DNA.

Eugenie Clark. Credit: Mote Marine Laboratory
Eugenie Clark. Credit: Mote Marine Laboratory

“Gli squali di acque profonde sono tutti modellati da pressioni evolutive simili, quindi finiscono per somigliarsi molto”, ha dichiarato Daly-Engel. “Dunque ci affidiamo al DNA per sapere per quanto tempo una specie è stata isolata dal punto di vista evolutivo e quanto diversa sia”. “Questo tipo di ricerca – gli ha fatto eco la Pfleger – è essenziale per la conservazione e la gestione degli squali, che attualmente affrontano una moltitudine di minacce, come la pesca eccessiva, le catture accidentali e il commercio globale delle pinne di squalo”. “Molte attività di pesca in tutto il mondo stanno iniziando a pescare in acque sempre più profonde e sfortunatamente sappiamo molto poco delle creature che vivono in profondità. Il primo passo per conservare con successo queste specie che vivono in queste acque, come lo spinarolo di Genie, è innanzitutto scoprire cosa c'è laggiù”, ha aggiunto la studiosa.

Inizialmente lo squalo era stato identificato come Squalus mitsukurii, un altro tipo di spinarolo, tuttavia grazie alle approfondite indagini sul suo DNA mitocondriale si è scoperto che si trattava di una nuova specie ed è stato rinominato in Squalus clarkae. Ha una lunghezza compresa tra i 50 e gli 80 centimetri (più o meno come un braccio) e occhi grandi; nella zona di mare in cui vive occupa la nicchia ecologica ricoperta altrove dallo squalo con cui era stato confuso. La decisione di dargli il nome della dottoressa Eugenie Clark, soprannominata ‘Shark Lady',  “è stata la più ovvia del mondo” per i ricercatori, dato che la consideravano un po' come la “mamma” di tutti i biologi marini. I suoi libri sul comportamento degli squali e le 200 spedizioni avventurose in tutto il mondo cui ha preso parte hanno ispirato moltissimi giovani a intraprendere le sue stesse orme, per comprendere più a fondo questi meravigliosi animali. Oggi ce n'è uno che porta il suo nome. I dettagli sullo Squalus clarkae sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Zootaxa.

[Credit: MarAlliance]

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