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Sorpresa alle Eolie, una nuova stella marina spunta tra l’incantevole biodiversità siciliana

La missione scientifica dell’organizzazione Oceana condotta al largo delle Isole Eolie ha fatto emergere una meravigliosa biodiversità, tra nuove specie per il Mar Mediterraneo e grandi foreste di coralli in pericolo di estinzione. I ricercatori hanno rilevato anche tracce evidenti di inquinamento.
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A cura di Andrea Centini
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EUO © OCEANA / JUAN CUETUS
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Una stella marina e un pesce mai visti prima nel Mediterraneo, foreste di delicati coralli multicolore che ‘abbracciano' uova di squalo, meravigliose distese di gorgonie e moltissime altre specie sono state documentate in una recente spedizione scientifica attorno alle Isole Eolie, in Sicilia. I ricercatori a bordo del catamarano Oceana Ranger, una delle punte di diamante dell'omonima organizzazione internazionale che si batte per la tutela degli habitat marini, durante la missione durata un mese non si sono però imbattuti nella sola, straordinaria biodiversità italiana. L'ombra dell'inquinamento è infatti emersa in tutta la sua drammaticità e crudeltà, tra accumuli di bottiglie di vetro, stoviglie di plastica, pneumatici, parti di reti da pesca abbandonate e la carcassa fluttuante di una sfortunata Caretta caretta, con una lenza infilata nella bocca.

La spedizione guidata da Ricardo Aguilar, capo ricercatore di Oceana Europa, si è avvalsa anche anche di un robot sottomarino controllato da remoto che ha sondato i fondali siciliani sino a circa un migliaio di metri di profondità, raccogliendo fotografie e filmati spettacolari. Nell'area degli affascinanti vulcani sottomarini sono state individuate diverse specie di coralli in pericolo di estinzione, come il corallo bambù (famiglia Isididae) e soprattutto il rarissimo corallo nero (Antipathella subpinnata), che nei fondali della Sicilia è presente con la foresta più vasta – scoperta nel 2009 – dell'intero Pianeta. Attorno a diversi di questi coralli erano ‘aggrappate' moltissime uova di squalo.

EUO © OCEANA / JUAN CUETUS
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Particolarmente affascinanti le scoperte della stella marina Zoroastro fulgens e del ghiozzo di Kolombatovic o ghiozzo a punti arancio (Gobius kolombatovici), un piccolo pesce della famiglia Gobiidae che vive ad alcune decine di metri di profondità. Sino ad oggi, infatti, si pensava che entrambe queste specie fossero endemiche dell'Adriatico, cioè che vivessero soltanto lì. A rendere ancora più emozionante la biodiversità delle sette aree ecologiche raggiunte da Oceana, molte delle quali inesplorate, grandi banchi di pesci sugarelli o suri (Trachurus trachurus), numerose specie di spugne, molluschi, crostacei e altri invertebrati.

EUO © OCEANA / JUAN CUETUS
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Come indicato, a fare da contraltare a questa meravigliosa biodiversità, l'inquinamento prodotto dall'uomo, che oramai non conosce più confini nei mari (è arrivato a toccare persino la Fossa delle Marianne e le isole più sperdute dell'Oceano Pacifico). Per proteggere quanto scopert, Oceana sosterrà la creazione di un'area marina protetta in loco, alla quale stanno già lavorando altri enti e fondazioni.

EUO © OCEANA / JUAN CUETUS
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“Sebbene il mare profondo si trovi appena al largo delle coste delle Isole Eolie, queste acque sono in gran parte inesplorate e nascondono una biodiversità molto ricca”, ha dichiarato il dottor Aguilar. “Abbiamo trovato decine di caratteristiche che sono protette a livello internazionale nel Mediterraneo, dagli imponenti letti coralligeni alle tartarughe Caretta caretta e molte specie di coralli e molluschi. Tuttavia, abbiamo riscontrato anche l'impatto diffuso dell'attività umana, anche nelle aree più lontane e più profonde, ed è fondamentale che smettiamo di danneggiare la vita marina se vogliamo preservare l'unicità di questa parte del Mar Tirreno”, ha aggiunto il ricercatore. Tutti i dettagli sulla spedizione sono consultabili sul sito ufficiale di Oceana.

EUO © OCEANA / JUAN CUETUS
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