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Cancro, oncologi Angelo di Leo e Cristiana Sessa premiati dall’ESMO: orgoglio nazionale

Durante la cerimonia di apertura del Congresso della Società europea di oncologia medica (ESMO) che si terrà dal 27 settembre al 1° ottobre a Barcellona, verranno consegnati prestigiosi riconoscimenti a due oncologi italiani, il dottor Angelo di Leo e la professoressa Cristiana Sessa. Al primo è stato assegnato l’ESMO Lifetime Achievement Award 2019, alla seconda l’ESMO Women for Oncology 2019.
A cura di Andrea Centini
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Credit: ESMO
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I due oncologi italiani Angelo di Leo e Cristiana Sessa hanno ricevuto un prestigioso riconoscimento dalla Società europea di oncologia medica, meglio conosciuta con l'acronimo di ESMO (European Society for Medical Oncology). Al primo è stato assegnato l'ESMO Lifetime Achievement Award 2019, un premio alla sua eccezionale carriera, mentre alla seconda è andato l'ESMO Women for Oncology 2019, un riconoscimento attribuito alle donne che si distinguono nel campo della ricerca e dell'insegnamento in ambito oncologico. I due scienziati italiani saranno premiati venerdì 27 settembre, in seno alla cerimonia di apertura del Congresso ESMO che si svolgerà fino al primo ottobre a Barcellona, in Spagna.

Il dottor Angelo di Leo, primario nel reparto di Oncologia dell'Ospedale Santo Stefano di Prato, è uno stimato professionista a livello internazionale soprattutto per il suo contributo nel contrasto al cancro al seno (carcinoma mammario), una delle patologie oncologiche più diffuse – e purtroppo letali – tra le donne. Basti pensare che solo nel 2016, in Italia, è costato la vita a quasi 13mila donne, mentre si attendono oltre 50mila diagnosi per il 2019. Come si legge nel comunicato che annuncia la prestigiosa premiazione, il dottor di Leo è stato omaggiato per la sua “eccezionale carriera dedicata alla ricerca e all'insegnamento sul cancro”. Si specifica che lo scienziato italiano ha dato inizio a studi pionieristici sul cancro al seno e “ha contribuito in modo significativo allo sviluppo di approcci terapeutici personalizzati per i malati di cancro”. Infine, è stato riconosciuto il suo contributo per aver trasformato il dipartimento di Oncologia medica dell'Ospedale di Prato in un centro di eccellenza per la cura e la ricerca del cancro.

“È un grande piacere per me ricevere un premio così prestigioso da quella che oggi è una società globale. Credo di aver avuto due grandi successi nella mia carriera: uno è stato quello di creare questo posto a Prato, partendo dal nulla, dove ora le persone vengono curate da una malattia così grave come il cancro, con molta fiducia nel nostro programma. L'altro è che ho avuto l'opportunità di lavorare e sviluppare un team di giovani oncologi e ricercatori estremamente qualificati. Sono orgoglioso di poter dire che un giorno il programma continuerà con successo senza di me”, ha affermato il dottor di Leo.

La professoressa Cristiana Sessa, consulente scientifico presso la Clinical Trial Unit dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) e consulente per i tumori ginecologici presso l'Istituto Oncologico della Svizzera Meridionale (IOSI) di Bellinzona, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per aver sostenuto lo sviluppo delle carriere delle oncologhe e per aver promosso presso enti e organizzazioni l'importanza del contributo femminile in questa branca della medicina. La professoressa Sessa si è impegnata sia attraverso l'insegnamento che con attività mirate volte a supportare le colleghe più giovani. “Apprezzo molto questo premio, perché proviene da persone che ammiro e di cui mi fido: avere un riconoscimento dai propri colleghi è una delle esperienze più gratificanti che si possono avere. Dobbiamo continuare a diffondere il messaggio secondo cui le oncologhe dovrebbero avere la possibilità di essere visibili e di essere rappresentate nei comitati scientifici. Dobbiamo far capire ai leader di oggi che è tempo di promuovere le giovani donne. Le donne, a loro volta, dovrebbero essere pronte e ben preparate ad assumersi tali responsabilità, quindi dobbiamo fornire loro la giusta istruzione. I programmi di sensibilizzazione e di sostegno del comitato ESMO Women for Oncology sono cruciali al riguardo”, ha sottolineato la studiosa.

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