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C’è un nuovo bosone da conoscere?

Questa l’ipotesi dei fisici dell’università di Witwatersrand di Johannesburg. Il suo nome sarebbe Madala e potrebbe aiutare nella comprensione della materia oscura.
A cura di Nadia Vitali
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Credit: Taylor L; McCauley T/CERN
Credit: Taylor L; McCauley T/CERN

Gli scienziati dell'High Energy Physics Group dell'università Witwatersrand, Johannesburg, ipotizzano l'esistenza di un nuovo bosone che potrebbe aiutare nella comprensione della materia oscura che permea l'Universo, costituendone una parte considerevole. Non si tratta, naturalmente, di quello del quale è stata smentita proprio poche settimane fa l'esistenza dal CERN.

Utilizzando i dati ricavati da una serie di esperimenti che hanno già portato alla scoperta e ai primi studi del Bosone di Higgs presso il CERN nel 2012, il gruppo ha prima ipotizzato l'esistenza del bosone Madala per poi ripetere gli esperimenti nel 2015 e nel 2016, dopo gli oltre due anni di stop del Large Hadron Collider, dando così ulteriore forza all'idea.

L'ipotesi Madala è stata formulata dal gruppo HEP in collaborazione con scienziati indiani e svedesi, a partire dai dati raccolti da LHC; essa descrive l'esistenza di un nuovo bosone simile a quello di Higgs ma che, a differenza di questo che nel Modello Standard interagisce soltanto con la materia conosciuta, avrebbe la peculiarità di interagire con la Materia Oscura che costituisce circa il 27% dell'Universo.

«La fisica oggi si trova davanti ad un bivio simile a quelli dei tempi di Einstein e dei padri della meccanica quantistica» ha spiegato il professor Bruce Mellado, a capo del gruppo HEP, nel comunicato rilasciato dall'università sudafricana «La fisica classica aveva fallito nello spiegare una serie di fenomeni e, di conseguenza, fu necessario rivoluzionarla grazie a nuovi concetti, come la relatività e la fisica quantistica, portando alla creazione di quella che noi oggi conosciamo come fisica moderna».

Lo stesso Modello Standard, continuano i ricercatori, risultato completo dall'individuazione del Bosone di Higgs, è però insufficiente per descrivere diversi fenomeni relativi alla Materia Oscura. Comprendere la natura di questa fondamentale componente del nostro Universo rappresenterebbe un passo significativo per i fisici: di cosa è fatta? Ne esistono di diversi tipi? Cosa può dirci a proposito dell'evoluzione dell'Universo? Da dove si forma? Chissà che la risposta non si chiami proprio Madala: certamente, per conoscerla, dovremo aspettare ancora molto tempo.

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