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Birdwatching in Italia: ecco i 5 posti migliori in cui osservare gli uccelli

Con quasi 500 specie di uccelli e una grande diversità negli habitat, l’Italia rappresenta uno dei paesi più ricchi e affascinanti al mondo dove praticare il birdwatching. Ecco un elenco di alcuni luoghi iconici dove incontrare questi magnifici animali.
A cura di Andrea Centini
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Sebbene non abbia la stessa diffusione riscontrabile in altri Paesi, come ad esempio in Inghilterra, in Italia il birdwatching è una pratica sempre più amata, catalizzata dalla passione per la natura e dallo slancio ecologico promosso soprattutto negli ultimi anni. Tecnicamente, col termine birdwatching si indica l'osservazione degli uccelli in natura, spessissimo praticata da ‘professionisti' equipaggiati di tutto punto. Ciò nonostante, benché gli avvistamenti più esotici siano solitamente esclusivi di luoghi specifici e poco antropizzati, il birdwatching può essere praticato anche durante una passeggiata in città o semplicemente guardando fuori dalla finestra. Del resto, nel Bel Paese sono presenti circa 500 specie di uccelli, molte delle quali migratrici, e ogni stagione dell'anno offre splendide opportunità per immergersi nella natura e incontrare questi splendidi animali. Scopriamo assieme alcuni dei migliori luoghi in Italia dove praticare il birdwatching.

Fenicottero
Fenicottero

Il Delta del Po (Emilia Romagna e Veneto)

La meta italiana più conosciuta e apprezzata per l'osservazione degli uccelli è sicuramente il Delta del Po, un'area umida ricchissima di specie stanziali e migratorie che abbraccia ben nove comuni. In totale si contano 300 specie di uccelli, tra nidificanti e svernanti. È così rinomata tra gli appassionati che ogni anno, tra aprile e maggio, vi si tiene la fiera internazionale del birdwatching e del turismo, con annessi concorsi fotografici per amatori e professionisti. Il momento migliore per visitare il Delta del Po è tra la primavera e l'estate per via delle nidificazioni, tuttavia può offrire grandi soddisfazioni anche in pieno inverno. Tra gli uccelli più interessanti da osservare vi sono fenicotteri, aironi rossi, sgarze ciuffetto, marangoni minori, cavalieri d'Italia, cicogne e tantissimi rallidi, rapaci, limicoli e passeriformi. Anche la flora si caratterizza per l'eccellente biodiversità.

Cavaliere d'Italia
Cavaliere d'Italia

Parco Nazionale del Gran Paradiso (Piemonte)

Se il Delta del Po è il posto migliore per gli uccelli tipici delle aree umide, le montagne piemontesi del Parco Nazionale del Gran Paradiso sono la “patria” della maestosa aquila reale e di altri bellissimi rapaci. Tra essi anche il gipeto, che dopo cento anni dall'estinzione locale è finalmente tornato a sorvolare le Alpi, grazie a un lungo e complesso programma di reintroduzione. Al di là degli affascinanti uccelli predatori, gli appassionati di birdwatching possono ammirare anche galliformi come la coturnice, il fagiano di monte e la pernice bianca, oltre a un numero incredibile di passeriformi; dal codirosso spazzacamino al beccafico, passando per gracchi, fringuelli e zigoli.

Codirosso spazzacamino
Codirosso spazzacamino

Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Prossimo ai cento anni dalla sua fondazione, il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è una delle più importanti e antiche aree protette italiane, e grazie al ruolo giocato nella conservazione di alcune specie a rischio, il suo valore è riconosciuto a livello internazionale. Benché noto soprattutto per i mammiferi che lo popolano, come l'orso bruno marsicano, il lupo appenninico (del quale è stata recentemente sottolineata l'unicità della sottospecie) e il camoscio, per il birdwatcher appassionato di rapaci è una vera e propria “miniera d'oro”. Gufo reale, aquila reale, astore e falco pellegrino sono tra gli uccelli più belli e maestosi che si possano incontrare nel nostro Paese e non solo. Basti pensare che un gufo reale femmina può raggiungere i 2,5 metri di apertura alare. Non mancano naturalmente numerose specie tipiche dell'habitat montano, tra le quali segnaliamo il picchio dorso bianco, il picchio muraiolo, il gracchio alpino, la rondine montana, il merlo acquaiolo e il fringuello alpino. In totale si contano 230 specie di uccelli, tra i quali sono degni di nota anche la cicogna bianca e il picchio di Lilford.

Gufo reale: credit - Softeis
Gufo reale: credit – Softeis

Saline di Priolo, Isola di Linosa e Stretto di Messina (Sicilia)

In Sicilia vi sono almeno tre luoghi spettacolari per gli amanti degli uccelli: la Riserva Lipu Saline di Priolo, l'isola di Linosa e lo Stretto di Messina. Istituita nel 2000 nel territorio del comune di Priolo Gallo, in seguito a una vasta operazione di bonifica ambientale, la riserva Lipu è così ricca e affascinante che nel 2008 è stata premiata come “Oasi più bella d'Italia” da EBN, la più grande associazione tricolore di birdwatching. Non a caso vi è stato avvistato circa il 40 percento delle specie di uccelli che vivono e transitano nel Bel Paese. Le più rappresentative sono i limicoli migratori, come il corriere grosso, il gambecchio, l'avocetta e la beccaccia di mare. Nella tarda estate i protagonisti assoluti sono gli ardeidi come la garzetta ed altri aironi, mentre in inverno è luogo di sosta per gli anatidi, dalla volpoca al moriglione, passando per il fischione e talvolta anche il cigno. Tantissimi i fenicotteri rosa. L'isola di Linosa è famosissima per la vasta colonia di berte maggiori, nella quale si contano ben diecimila coppie. Questi rumorosi uccelli sono un vero e proprio spettacolo quando volano a pelo d'acqua, per questo il miglior modo di osservarli è a bordo di piccole imbarcazioni. Anche lo Stretto di Messina, soprattutto in primavera, ha un fascino irresistibile per gli amanti del birdwatching: oltre a centinaia di cicogne vi si possono infatti osservare migliaia di rapaci, impegnati nella consueta migrazione. Falco pecchiaiolo, aquila minore, poiana, falco di palude, grillaio e nibbio bruno sono solo alcuni di quelli che potete incontrare.

Berte maggiori
Berte maggiori

Oasi Carloforte (Sardegna)

Ogni estate, sull'isola di San Pietro un centinaio di coppie di falco della regina provenienti dal Madagascar decide di nidificare sulle sue scogliere. Osservare questi uccelli impegnati nei voli di corteggiamento e nelle “picchiate” in un habitat così affascinante – l'isola è di origine vulcanica – è una delle esperienze più coinvolgenti per gli amanti del birdwatching, che qui possono apprezzare anche altre specie di rapaci. Tra essi vi sono gheppi, poiane e falchi pellegrini. Un altro uccello di grande interesse è il raro gabbiano corso, caratterizzato da un becco rosso intenso con apice giallo e nero e zampe olivastre. In Italia si stimano ne nidifichino poco meno di un migliaio di coppie, e a differenza di altri gabbiani non ama assolutamente gli ambienti antropizzati. Sull'isola è possibile apprezzare anche il marangone dal ciuffo e piccoli passeriformi.

Falco della regina - credit Jurgen Dietrich
Falco della regina – credit Jurgen Dietrich
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