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Biologo russo vuol creare bambini geneticamente modificati per evitare che nascano sordi

Correggendo la mutazione al gene GJB2 grazie alla controversa tecnica di editing genetico CRISPR-CAS9, il biologo molecolare russo Denis Rebrikov vuol creare bambini geneticamente modificati per evitare che nascano sordi. Lo scienziato intende chiedere il permesso alle autorità russe prima di procedere, ma i rischi sono molteplici.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Public Domain Pictures
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Il biologo molecolare russo Denis Rebrikov ha annunciato che vuole creare bambini geneticamente modificati affinché non nascano sordi, attuando la controversa tecnica di editing genetico (il “taglia e incolla” dei geni) CRISPR-CAS9. Le sue intenzioni furono rivelate da Nature nel mese di giugno, ma in una recente intervista a New Scientist lo scienziato ha comunicato che ci sono già cinque coppie interessate al suo progetto.

Mutazione genetica. Il dottor Rebrikov, ricercatore presso l'Università Nazionale di Ricerca Medica Pirogov e direttore di un laboratorio di genome editing in un prestigioso centro di ricerca a Mosca, vuole intervenire su embrioni umani con la CRISPR-CAS9 per correggere la mutazione al gene GJB2, responsabile della sordità. Quando entrambi i genitori presentano lo stesso difetto genetico i loro figli nasceranno sicuramente sordi. Le cinque coppie che hanno contattato Rebrikov si trovano in questa situazione e desiderano che i loro figli nascano perfettamente sani.

Il precedente. La situazione è per certi versi simile a quella del professore cinese He Jiankui, che alla fine dello scorso anno annunciò di aver fatto nascere due bambine (Lulu e Nana) geneticamente modificate – proprio con la CRISPR-CAS9 – per renderle resistenti al virus dell'HIV. Operò in completa autonomia senza consultare le autorità cinesi e la sua università, un comportamento che gli è costato il licenziamento e seri guai giudiziari, oltre alla condanna unanime della comunità scientifica internazionale. La tecnica è infatti considerata non sicura e non si conoscono i rischi cui vanno incontro gli embrioni trattati, principalmente a causa delle mutazioni off-target (fuori bersaglio) che essa determina. Recentemente scienziati dell'Università della California di Berkley hanno determinato che le bimbe cinesi avrebbero un rischio di morte prematura più elevato, tra i 41 e i 78 anni, proprio a causa della modifica genetica subita.

Un caso diverso. Rebrikov non intende commettere lo stesso errore del professor Jiankui, e infatti è intenzionato a chiedere il permesso alle autorità russe prima di procedere. Benché dal punto di vista medico si tratti di un intervento più significativo rispetto al creare una resistenza all'HIV – dal virus ci si può proteggere in molti modi, mentre i bimbi russi nascerebbero sicuramente sordi -, permangono i rischi legati all'utilizzo della tecnica di editing genetico, potente ed efficace ma ancora non del tutto controllabile. Inoltre, secondo molti scienziati si potrebbe ricorrere a questi esperimenti solo e soltanto nel caso in cui i bambini siano condannati a condizioni inevitabilmente letali.

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