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Asteroide grande come un minibus sta per sfiorare la Terra: sarà più vicino della Luna

L’asteroide appena scoperto 2019 UB8 alle 7:30 (ora italiana) di martedì 29 ottobre passerà a soli 190mila chilometri dalla superficie terrestre, la metà della distanza media che ci separa dalla Luna. Grande come un minibus, sta sfrecciando nello spazio alla velocità di circa 37mila chilometri orari.
A cura di Andrea Centini
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Credit: P. Carril/ESA
Credit: P. Carril/ESA

Un asteroide appena scoperto grande come un minibus sta per sfiorare la Terra. 2019 UB8, questo il nome dato dagli scienziati al “sasso spaziale”, alle 7:30 del mattino (ora italiana) del 29 ottobre passerà a una distanza di appena 190mila chilometri dalla superficie del nostro pianeta. È una distanza di assoluta sicurezza, dunque non corriamo alcun rischio di impatto, tuttavia in termini squisitamente astronomici essa è veramente irrisoria. Basti pensare che il passaggio ravvicinato avverrà esattamente a metà della distanza che separa in media la Terra dalla Luna, ovvero 384mila chilometri.

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2019 UB8, che è stato identificato sabato 26 ottobre, sfreccerà a oltre 37mila chilometri orari (10,38 chilometri al secondo) sopra alle nostre teste. Sta viaggiando a circa la metà della velocità del gigantesco asteroide (162082) 1998 HL1 che lo scorso weekend è passato a 6,2 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. In quest'ultimo caso si è trattato di un oggetto classificato come potenzialmente pericoloso (PHO/PHA – Potentially Hazardous Object/Asteroid) dalla NASA, poiché è transitato a meno di 0,5 unità astronomiche e ha un diametro compreso tra i 440 e i 990 metri. Nel caso di 2019 UB8 siamo innanzi a un semplice NEO (Near Earth Object), un asteroide vicino alla Terra da tenere sotto controllo ma non particolarmente minaccioso. Il suo diametro stimato, come indicato dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA), è infatti compreso tra i 4,4 ai 9,7 metri; le sue dimensioni, in pratica, spaziano da quelle di un'auto a quelle di un grosso minibus.

Come specificato dall'astrofisico italiano Gianluca Masi si tratta di un sasso spaziale più piccolo di quello che nel 2013 esplose sui cieli della Russia, a Čeljabinsk. L'evento, noto come meteora di Čeljabinsk, fu prodotto da un piccolo asteroide di una quindicina di metri e con una massa di 10mila tonnellate. Causò 1.500 feriti in una vasta area alle pendici degli Urali, principalmente colpiti dai vetri delle finestre esplosi a causa dell'onda d'urto. Nel caso in cui fosse stata interessata un'area densamente abitata avrebbe potuto creare danni più seri. Tornando a 2019 UB8, lo si potrà vedere solo con telescopi “importanti”, e non con strumenti amatoriali di piccolo calibro, a causa della sua debolissima luminosità. Per chi non volesse perdersi lo spettacolo del passaggio ravvicinato, il Virtual Telescope Project guidato da Gianluca Masi trasmetterà una diretta streaming sul sito a partire dall'1:30 di martedì 29 ora italiana.

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