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Asteroide grande come la Torre Eiffel in avvicinamento alla Terra: sfreccia a 24mila km/h

Sabato 11 dicembre l’asteroide potenzialmente pericoloso 4660 Nereus (1982 DB) farà un passaggio ravvicinato alla Terra, sfrecciando a 23.688 chilometri orari.
A cura di Andrea Centini
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Un asteroide classificato come potenzialmente pericoloso dalla NASA farà un passaggio ravvicinato alla Terra sabato 11 dicembre, alle 12:51 ora italiana (13:51 UTC). Si tratta di 4660 Nereus (1982 DB), un "sasso spaziale" scoperto circa 40 anni fa che ha una lunghezza stimata di circa 330 metri, come appunto il celebre monumento di Parigi (sebbene il lato più lungo dell'oggetto celeste si ritiene possa superare il mezzo chilometro). Fortunatamente si tratterà di un passaggio totalmente sicuro: l'asteroide, infatti, nel suo punto di massimo avvicinamento sfreccerà a 0.026299 Unità Astronomiche (una UA è pari a circa 150 milioni di chilometri, la distanza che separa la Terra dal Sole) dalla superficie terrestre, ovvero a 3,86 milioni di chilometri, più o meno nove volte la distanza media della Luna. Fortunatamente, dunque, non c'è alcun rischio di impatto.

In caso di collisione con la Terra, un asteroide di queste dimensioni potrebbe scatenare una catastrofe a livello regionale o addirittura nazionale, in base all'estensione del Paese colpito. Tuttavia non innescherebbe un processo di estinzione di massa su scala globale come l'asteroide chicxulub, che 66 milioni di anni fa, alla fine del Cretaceo, si schiantò dov'è l'attuale Golfo del Messico, determinando la scomparsa dei dinosauri non aviani e di molti altri gruppi animali. Chicxulub aveva un diametro stimato di una decina di chilometri e scatenò un devastante tsunami alto 1,5 chilometri che procedette a centinaia di chilometri orari sulla terraferma travolgendo tutto. La maggior parte degli animali e delle piante fu comunque uccisa dal prolungato oscuramento del Sole, provocato dalle polveri e dai detriti sollevati dall'impatto.

4660 Nereus per via della sua orbita torna a “salutare” la Terra ogni 10 anni circa; il suo passaggio più ravvicinato è atteso per il 14 febbraio 2060, quando passerà ad appena 1,2 milioni di km dal nostro pianeta. Può sembrare una distanza enorme, considerando che si tratta del triplo della distanza media dalla Luna, ma in ambito squisitamente astronomico è un'inezia. La NASA classifica come potenzialmente pericolosi tutti gli oggetti near-Earth (vicini alla Terra) che hanno un diametro di almeno 150 metri e che mostrano una distanza minima all'intersezione dell'orbita (MOID) con la Terra inferiore alle 0,05 Unità Astronomiche, che equivalgono a circa 7,5 milioni di chilometri. Sabato 11, come indicato, Nereus 4660 sfreccerà in tutta sicurezza sopra le nostre teste, alla mostruosa velocità di 6.58 chilometri al secondo, che equivalgono a 23.688 chilometri orari.

Un dettaglio curioso e interessante dell'asteroide in avvicinamento risiede nel suo valore economico, legato ai materiali contenuti e potenzialmente estraibili. Il database Asterank – che elenca centinaia di migliaia di asteroidi – indica che il "cuore" di ferro, nichel e soprattutto cobalto di 4660 Nereus valga ben 4,71 miliardi di dollari; si trova al terzo posto dopo Ryugu (82,76 miliardi di dollari) e 1989 ML (13,94 miliardi di dollari). In questo caso si parla di asteroidi di accesso relativamente facile ed economicamente sostenibili, in base alla distanza dalla Terra e altri parametri. Nello spazio, infatti, ci sono giganti considerati decisamente più preziosi di questi tre; 16064 Davidharvey, ad esempio, è valutato 54 trilioni di dollari, mentre 16 Psyche ha uno stratosferico valore stimato in circa 700 quintilioni di dollari. L'estrazione di minerali dagli asteroidi è uno degli obiettivi più ambiziosi delle future missioni di esplorazione spaziale.

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