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4 giorni in ufficio sono meglio di 5: più felici e meno stressati, lavoriamo meglio

Una grande azienda neozelandese, la Pertpetual Guardian, ha avviato in via sperimentale la settimana lavorativa di quattro giorni ma con stipendio completo. Al termine del test, seguito da vicino da studiosi di atenei di Auckland, è stato dimostrato che i dipendenti hanno ridotto lo stress, migliorato l’equilibrio tra vita professionale e privata, aumentato il benessere e mantenuto la stessa produttività.
A cura di Andrea Centini
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Una settimana di quattro giorni lavorativi anziché cinque migliora sensibilmente l'equilibrio tra vita privata e professionale e riduce lo stress del lavoratore, senza avere ripercussioni sulla produttività dell'azienda. Lo ha dimostrato un team di ricerca della Scuola di Business dell'Università di Auckland (Nuova Zelanda) e dell'Università Tecnologica di Auckland, che ha seguito da vicino il progetto sperimentale della società Pertpetual Guardian.

Dopo un iter formativo nel quale i coordinatori dei team hanno trovato un modo per organizzare il lavoro di 40 ore in 32 ore, i dirigenti della società neozelandese – che si occupa di testamenti e patrimoni immobiliari – hanno chiesto a 240 dipendenti di lavorare soltanto dal lunedì al giovedì ma con uno stipendio pieno. Al termine della sperimentazione sono emersi molteplici vantaggi sia per i lavoratori che per l'azienda stessa. Ad esempio, è stato registrato un 24 percento di dipendenti in più soddisfatti dell'equilibrio tra vita privata e professionale, con un balzo dal 54 percento al 78 percento, inoltre c'è stata una riduzione dello stress del 7 percento (dal 45 percento al 38 percento). Sono migliorati anche l'impegno dei dipendenti, l'apprezzamento della leadership, la coesione nel lavoro di squadra e il benessere generale. Tra i benefici dell'azienda, oltre ai minori costi energetici per la sensibile riduzione del personale in un giorno lavorativo, si segnalano un aumento nella reputazione, una migliore possibilità di ingaggio dei ‘talenti' e la fidelizzazione di quelli già assunti.

Naturalmente un simile approccio è applicabile solo nei contesti lavorativi dove non ci sono catene di montaggio o di produzione nel quale vengono richieste tot prestazioni nell'arco delle 40 ore lavorative; comprimerle in 32 rischierebbe infatti di trasformare le giornate di lavoro in un vero e proprio inferno per i dipendenti, già sottoposti a ritmi serratissimi (a meno che ovviamente le società non decidano di ridurre la propria produttività). Nonostante si tratti di un approccio possibile solo in determinati contesti, sperimentato in seguito ai risultati di studi sull'aumento delle distrazioni e delle difficoltà dei moderni uffici ‘open space', i ricercatori sono convinti che possa offrire reali benefici sia alle aziende che ai lavoratori. Perpetual Guardian, del resto, sta perfezionando alcune procedure per rendere definitiva e per tutti i dipendenti la settimana da quattro giorni lavorativi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati in un documento pubblicato dal professor Jarod Haar.

[Credit: Free-Fotos]

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