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Siccità senza precedenti in Italia: il lago glaciale del Grand Croux non si è formato

A causa delle temperature anomale il lago del ghiacciaio del Grand Croux, nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso, quest’anno non si è formato. È la prima volta dalla sua scoperta, avvenuta nel 2003.
A cura di Andrea Centini
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Il Corpo di Sorveglianza del Parco Nazionale Gran Paradiso, il più antico in Italia e meta privilegiata per gli appassionati di birdwatching, ha annunciato che il lago del ghiacciaio del Grand Croux nella Valnontey di Cogne quest'anno non si è formato. Si tratta di un altro segnale preoccupante dell'impatto che la siccità e i cambiamenti climatici stanno avendo sul nostro Paese, alle prese con crisi idriche senza precedenti, incendi devastanti e incalcolabili danni all'agricoltura, catalizzati dalle temperature anomale e dall'assenza di piogge.

La notizia, divulgata direttamente dal sito ufficiale del prezioso patrimonio naturalistico italiano, incastonato tra Piemonte e Valle d'Aosta, è ancor più emblematica se si pensa al fatto che sono trascorsi soltanto pochi giorni dall'annuncio della “sparizione” del ghiacciaio del Calderone sul Gran Sasso. Anch'essa, secondo gli esperti, sarebbe legata alle temperature roventi di questa estate che ne hanno cancellato il nevaio stagionale, ben prima della fine della bella stagione, come avveniva di consueto e ciclicamente negli anni passati.

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Il lago del ghiacciaio del Grand Croux fu individuato per la prima volta nel 2003, e da allora è stato costantemente monitorato a causa della potenziale minaccia rappresentata per la Valnontey. Il periodo di maggior preoccupazione è stato nell'agosto dello scorso anno, quando i 50mila metri cubi di acqua stimati all'interno, in caso di collasso avrebbero potuto creare un vero e proprio disastro a valle. Quest'anno invece il bacino è privo non solo di acqua, ma anche dei depositi di ghiaccio residuo. La sua formazione e il conseguente scioglimento erano ciclici e sono stati osservati ogni anno sin dalla scoperta del lago. Secondo i tecnici della Fondazione Montagna Sicura, a causa delle alte temperature quest'anno il ghiaccio non avrebbe otturato i canali subglaciali che scorrono a centinaia di metri sotto il ghiacciaio, dunque è stato fisicamente impedito il raccoglimento dell'acqua nel bacino.

“Lo svuotamento dei bacini glaciali è un fenomeno che può avvenire in natura, quest’anno però è la prima volta che osserviamo, nel caso del Grand Croux, che il lago non si è proprio formato”, ha sottolineato Stefano Cerise, ispettore del Corpo di Sorveglianza. “Si tratta probabilmente di una conseguenza dei cambiamenti climatici in atto – ha aggiunto lo studioso – con cui dovremmo confrontarci sempre più nei prossimi anni, anche come situazioni di potenziale rischio”. Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso sono presenti una sessantina di ghiacciai dei quali più della metà viene monitorata costantemente, sia per valutare l'impatto dei cambiamenti climatici che per scongiurare potenziali pericoli alle popolazioni della valle.

[Foto di Parco Nazionale Gran Paradiso]

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