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I pesticidi fanno davvero male alla salute?

Cosa sono i pesticidi? Perché fanno male alla salute? Quali malattie possono provocare? Sono davvero pericolosi? Facciamo chiarezza.
A cura di Zeina Ayache
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Il consumo di frutta e verdura viene consigliato caldamente da medici e nutrizionisti, questi alimenti sono infatti considerati importanti all'interno della nostra dieta perché salutari. C'è però un gruppo di sostanze chimiche che ultimamente sta rendendo frutta e verdura, e non solo, alimenti più pericolosi che benefici, stiamo parlando dei pesticidi. Cosa sono i pesticidi? Come si differenziano? Perché sono pericolosi, se lo sono, per la nostra salute? Cerchiamo di fare chiarezza.

Pesticidi, erbicidi, fungicidi e insetticidi

Quanto parliamo di pesticidi ci riferiamo a sostanze chimiche, o miscele di sostanze, che vengono utilizzate in agricoltura per ridurre i danni provocati da insetti, funghi, muffe e piante infestanti. Conosciuti anche come fitofarmaci, agrofarmaci e antiparassitari, si suddividono in tre gruppi:

  • insetticidi – che mirano ad uccidere gli insetti nocivi che infestano le piante
  • erbicidi – che mirano a distruggere le piante infestanti (il più famoso è il glifosato)
  • fungicidi – che mirano ad eliminare i funghi dannosi

Esposizione ai pesticidi e danni per la salute

Chiariamo subito che i pesticidi, nella quantità regolamentate, non sarebbero pericolosi per la nostra salute, il danno che provocano è dato dalle quantità che ne assumiamo considerati tutti gli alimenti che mangiamo ogni giorno: frutta e verdura, ma anche carne, uova, latte, formaggi e vino. Gli animali degli allevamenti infatti si nutrono di mangime che è stato a sua volta trattato con pesticidi. Insomma, in generale ogni alimento che mangiamo è entrato in contatto con queste sostanze, e non solo, nel nostro corpo entrano pesticidi anche dall'aria che respiriamo e dall'acqua che beviamo che proviene da fonti superficiali o di falda contaminate.

Alimenti in cui si trovano i pesticidi

Capita di sentir parlare di "alimenti contaminati da pesticidi", la definizione è piuttosto errata poiché se la frutta e la verdura acquistata provengono da agricoltura non biologica e trattata è ovvio che vi siano tracce di pesticidi che vengono assorbiti dalle piante stesse, ma non è detto che la loro presenza sia pericolosa. Lo stesso discorso vale anche per gli altri alimenti in cui, in quantità più ridotte, è possibile trovare i pesticidi: carne, uova, latte e formaggi, poiché gli animali da cui provengono questi prodotti si nutrono di mangimi trattati con pesticidi, e vino, anche in questo caso sui vitigni vengono applicate queste sostanze chimiche.

Glifosato, il nemico pubblico

Tra i vari erbicidi in commercio, il glifosato è forse il più odiato. Brevettato dalla Monsanto Company è stato oggetto di vari studi utili a definirne i pericoli: da un lato quello dell'EFSA, secondo la quale è “improbabile che la sostanza sia genotossica (cioè danneggi il DNA) o che presenti una minaccia di cancro per l’uomo”, dall'altra quello dell'OMS, secondo la quale invece ci sono “limitate prove di cancerogenicità” e chiede che venga inserito tra le sostanze probabilmente cancerogene per l'uomo. Insomma, alla fine dei conti non è chiaro se sia o meno pericoloso a prescindere, ma è probabile che il problema sussista quando le quantità sono eccessive.

I soggetti a rischio: attenzione ai bambini

Un recente report di Greenpeace sostiene che esistano alcuni soggetti più a rischio a causa della loro sensibilità o dell'eccessiva esposizione ai pesticidi:

  • bambini e feti – l'esposizione ai pesticidi in queste fasi della vita rende gli effetti di queste sostanze più dannosi poiché i piccoli sono maggiormente sensibili. I danni in questi casi potrebbero riguardare il peso e la lunghezza dei neonati, ridotte capacità cognitive, alterazione del comportamento, sviluppo di leucemie e tumori.
  • agricoltori e abitanti di luoghi vicino ai campi – chi lavora nel settore dell'agricoltura, così come coloro che vivono nei pressi di campi coltivati dove i pesticidi vengono utilizzati è maggiormente a rischio poiché entra in contatto con queste sostanze non solo attraverso gli alimenti. In questi casi, studi hanno dimostrato una maggior incidenza di casi di tumori

Pesticidi e malattie

I pesticidi hanno un importante impatto anche sul sistema nervoso e su quello ormonale:

  • sistema nervoso – gli insetticidi sono stati progettati per colpire il sistema nervoso dei parassiti e alcune sostanze possono influire sullo sviluppo di malattie neurodegenerative e demenza anche sugli esseri umani, come Morbo di Parkinson e di Alzheimer. Alcuni studi sostengono che i pesticidi possano incrementare anche il rischio di sviluppare la Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
  • sistema ormonale – alcuni studi hanno dimostrato l'influenza che i pesticidi possono avere sul funzionamento ormonale

Attenzione però, non si parla di influenza diretta, ma di probabile incremento del rischio di sviluppare queste malattie in casi di sovraesposizione alle sostanze.

Sensibilità Chimica Multipla e pesticidi

Tra le malattie influenzate dall'esposizione ai pesticidi, rientra anche la Sensibilità Chimica Multipla. Si tratta di una condizione clinica che porta a difficoltà respiratorie, nausea, emicrania e vertigini ed è data dall'esposizione continua alle sostanze chimiche tossiche. Nella realtà dei fatti, come già avevamo spiegato, questa malattia non è ancora stata del tutto certificata a livello scientifico, tanto che in alcuni casi viene considerata un problema psichiatrico.

Come risolvere il ‘problema' dei pesticidi

La domanda a questo punto sorge spontanea: cosa possiamo fare per ridurre il rischio provocato dai pesticidi? La risposta non è semplice, anzi, lo sarebbe, ma all'atto pratico la soluzione senza inapplicabile. Il motivo principale per il quale queste sostanze vengono utilizzate molto in agricoltura è legato all'eccessiva produzione. In un mondo consumista come il nostro in cui i terreni vengono sovra sfruttati, risulta necessario utilizzare sostanze che possano ridurre le perdite agli agricoltori. L'ideale dunque sarebbe ridurre in generale le quantità così da limitare l'uso di pesticidi e ritornare ad un'agricoltura più sostenibile e in equilibrio con il territorio. Stiamo parlando di utopia? Ad oggi si direbbe di sì, di doman non v'è certezza.

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