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Zenzero, benefici e proprietà farmaceutiche della saporita spezia orientale

Una panoramica sui benefici e sulle proprietà farmaceutiche dello zenzero, spezia orientale utilizzata per curare sintomi e malesseri sin dall’antichità. Efficace contro nausea, vomito, dolori, infiammazione e problemi di digestione, può essere assunto fresco a fettine, essicato oppure in polvere.
A cura di Andrea Centini
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Credit: congerdesign
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Tra le piante officinali, cioè con acclarate proprietà farmaceutiche, lo zenzero (Zingiber officinale) è indubbiamente una delle più conosciute e apprezzate, trattandosi di una saporita spezia sfruttata per una moltitudine di piatti. Originario dell'Estremo Oriente e conosciuto col nome anglosassone di “ginger”, lo zenzero è una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae che oggi viene coltivata in quasi tutta la fascia tropicale e subtropicale del pianeta, dove trova le condizioni idonee per la crescita. Si tratta di una specie erbacea vagamente somigliante a una canna, nella quale la porzione più importante sotto il profilo culinario, terapeutico e commerciale è rappresentata dal rizoma, ovvero il fusto interrato, dall'aspetto carnoso e ramificato. Scopriamo quali sono le principali proprietà dello zenzero, che può essere assunto fresco (a fettine sottili), essiccato o polverizzato.

Principi attivi dello zenzero

Le proprietà farmaceutiche dello zenzero sono legate ai diversi principi attivi presenti nel rizoma e, in maniera limitata, anche in altre parti della pianta. Tra i più importanti vi sono l'olio essenziale di colore giallognolo, i gingeroli prodotti da specifiche cellule ghiandolari, gli shogaoli e le resine. Queste sostanze hanno molteplici effetti benefici per la nostra salute e possono combattere vomito, nausea, infiammazione, problemi di digestione, reumatismi, coliche, dolore e altro ancora.

Lo zenzero è efficace contro vomito e nausea

L'efficacia dello zenzero contro la nausea da cinetosi (e non solo) è nota sin dai tempi antichi, dato che preparati a base della pianta venivano regolarmente consumati dai marinai cinesi in epoche passate. Diversi studi recenti hanno equiparato l'efficacia dello zenzero a quella di noti farmaci antiemetici, dimostrandosi un prodotto perfetto per contrastare mal d'auto, mal di mare e mal d'aria. È un rimedio fitoterapico antinausea utile anche per contrastare la nausea da gravidanza, ma in questo caso va sempre contattato il medico curante prima di decidere di assumerlo. Può essere utile anche contro la nausea da chemioterapia.

Lo zenzero stimola la digestione

Flatulenza, meteorismo, eruttazione, mal di stomaco e tutti gli altri sintomi caratteristici della dispepsia, il nome scientifico della digestione lenta e laboriosa, possono essere efficacemente combattuti assumendo lo zenzero. La polvere del rizoma, infatti, grazie alle sue spiccate proprietà carminative riduce il gonfiore e favorisce la motilità intestinale.

Lo zenzero allevia i sintomi dell'infiammazione

Agendo positivamente sulla mucosa dello stomaco, i principi attivi dello zenzero possono ad esempio prevenire e attenuare infiammazioni e ulcere legate a farmaci che risultano aggressivi nei confronti del tratto digerente, come gli antiinfiammatori non steroidei, meglio conosciuti con l'acronimo di FANS. L'azione antiinfiammatoria è legata all'inibizione degli enzimi ciclossigenasi e lipossigenasi.

Effetto “dimagrante” e ipoglicemico dello zenzero

Alcuni principi attivi dello zenzero hanno una funzione termogenica che può favorire il meccanismo che porta a bruciare i grassi e dunque a dimagrire. Poiché favoriscono anche la produzione e l'escrezione di bile (effetto colagogo), lo zenzero può aiutare ad abbassare la concentrazione di zuccheri nel sangue. Questo stesso effetto sarebbe alla base anche del presunto beneficio ipocolesterolemizzante, cioè la capacità di ridurre il colesterolo “cattivo” LDL.

Le dosi consigliate di zenzero

Le dosi di zenzero da consumare quotidianamente dipendono dalla tipologia di prodotto: massimo 3-4 grammi se in polvere o essiccato e 30 grammi per quello fresco a fettine. Solitamente per combattere le cinetosi si assumono 1-2 grammi di zenzero un'ora prima di intraprendere il viaggio. Tè, infusi e decotti (30 grammi di rizoma fresco in un litro d'acqua) hanno un'azione meno incisiva rispetto ai prodotti in polvere.

Quando non assumere zenzero

A causa delle sue proprietà lo zenzero può catalizzare l'effetto di alcuni farmaci – ad esempio gli anticoagulanti – ed esacerbare eventuali condizioni già presenti. I principi attivi possono inoltre influenzare pressione sanguigna e ritmo cardiaco. In presenza di calcoli biliari, patologie cardiache, disturbi emorragici e diabete va sempre consultato il medico, così come durante l'allattamento e la gravidanza.

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