Vita nell’Universo, la NASA la cercherà su Europa
I Satelliti naturali del Sistema Solare non sono tutti desolati e spogli come la nostra Luna: alcuni sono delle vere e proprie sorprese da conoscere ed esplorare e potrebbero essere meta delle missioni del futuro al pari di Pianeti come Marte. È il caso di Europa, quarto satellite di Giove per dimensioni nonché uno dei più massicci del nostro intero Sistema, la cui caratteristica superficie ghiacciata potrebbe nascondere, secondo alcuni, forme di vita microbica.
L'Oceano sulla Luna
Si presume, grazie anche alle osservazioni effettuate in passato dalle sonde Voyager e Galileo, che al di sotto della spessa crosta di ghiaccio di Europa ci sia un Oceano di acqua allo stato liquido: modelli ed esperimenti indiretti lascerebbero pensare che si tratterebbe di acqua salata con una temperatura prossima allo 0 Celsius. Quindi, ammettendo che sia realmente così, le condizioni per la vita ci sarebbero. Ma allora, perché non andare a dare un'occhiata un po' più da vicino per sincerarsene? È proprio questo il piano a cui sta lavorando la NASA. L'idea non è una novità assoluta, dal momento che da almeno 15 anni è nell'aria: il passo avanti sta nel fatto che tra le voci di spesa prevista per il 2016 troviamo che una parte del budget sarà destinata alla pianificazione di una missione su Europa.
Una navicella in viaggio verso Europa
Insomma, all'agenzia spaziale prevedono di mettersi all'opera sul progetto per attuarlo entro tempi relativamente brevi: e già da anni hanno un nome per la missione che sarà Europa Clipper, con un richiamo alle navi leggere e veloci a tre o più alberi con le quali nel XIX secolo gli uomini solcarono le rotte oceaniche dell'intero globo terrestre. Il veicolo spaziale non orbiterà attorno alla Luna ghiacciata bensì attorno a Giove: da lì effettuerà una serie di 45 passaggi radenti da altezze che varieranno tra i 2.700 e i 25 chilometri. In un certo senso si tratterà di un lavoro simile a quello della sonda NASA Cassini che da oltre quindici anni esplora Saturno effettuando anche approfonditi studi sul più grande Satellite naturale del Pianeta con gli anelli, Titano. Questo per assicurarsi che la sonda si trovi entro un'orbita in cui le radiazioni non ne disturbino le delicate strumentazioni.
Cosa ci sarà su Europa Clipper?
Si suppone che il carico di strumenti scientifici che Europa Clipper porterà con sé includerà in primo luogo un radar in grado di penetrare la crosta ghiacciata e di determinarne lo spessore, studiare se ci sono forme di vita intrappolate al suo interno o nell'Oceano al di sotto, esaminare le fratture nel guscio ghiacciato per comprendere in che modo i materiali si spostano tra l'acqua e la superficie. Ci saranno anche uno spettrometro a infrarosso per indagare sui materiali presenti sul Satellite e mapparne la distribuzione, una camera topografica ad alta risoluzione per conoscere meglio le caratteristiche superficiali e uno spettrometro di massa che consenta di analizzare la struttura chimica delle molecole di superficie nonché delle tracce nell'atmosfera di Europa "annusate" durante i voli ravvicinati.
Attesa ed entusiasmo
Ma a quando la partenza? Inutile dire che non si dispone di date e che di tempo ce ne vorrà ancora. Ma il fatto stesso di avere un nome e un budget previsto per la pianificazione, benché ancora distante dai 2 miliardi di dollari necessari alla missione, conferma che non si parla più di una possibile esplorazione di Europa ma di un piano ben preciso: che, qualora la NASA continui a seguire questo percorso (e in effetti non avrebbe alcuna ragione per abbandonarlo), dovrebbe portare al lancio di un veicolo spaziale per la metà del 2020. Gli astrofili di tutto il mondo sanno che dovranno aspettare ancora ma non per questo l'entusiasmo è minore.