62 CONDIVISIONI

Unione Europea, neutralità climatica entro il 2050: leader hanno trovato accordo

I leader degli Stati membri dell’Unione Europea hanno trovato l’accordo per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In altri termini, la UE sarà a emissioni zero entro 30 anni. L’unico Paese a non aver sottoscritto l’accordo è stato la Polonia, ma lo farà a giugno dell’anno prossimo. Il raggiungimento di questo ambizioso traguardo comporterà investimenti notevoli e uno stravolgimento di numerosi settori cardine, dai trasporti all’energia.
A cura di Andrea Centini
62 CONDIVISIONI
La neo presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen
La neo presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen

Entro il 2050 l'Unione Europea raggiungerà la neutralità climatica, ovvero sarà a emissioni zero di carbonio, con un sostanziale equilibrio tra i gas a effetto serra immessi in atmosfera (fondamentalmente anidride carbonica) e quelli assorbiti. Lo ha annunciato su Twitter il portavoce del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, al termine della lunghissima riunione fiume conclusasi nel corso della notte dopo dieci ore di dibattito (e che è ripreso questa mattina, nell'ultimo giorno della COP25 in corso di svolgimento Madrid). In parole semplici, i leader europei hanno trovato l'accordo sul virtuoso obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro trenta anni. L'unico Paese a non averlo sottoscritto è stato la Polonia, che tuttavia, come sottolineato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel in conferenza stampa, si impegnerà a partire da giugno dell'anno prossimo. Questo perché la Polonia è un Paese ancora fortemente ancorato al carbone e dunque avrà bisogno di più tempo per incamminarsi verso l'obiettivo.

Si tratta di un traguardo estremamente ambizioso che cambierà la vita di tutti i cittadini europei, dato che gli interventi alle infrastrutture necessari per raggiungerlo saranno incisivi in numerosi settori cardine, come i trasporti pubblici e privati, l'energia, l'agricoltura, l'edilizia e l'industria (acciaio, cemento e molto altro ancora). Non è un caso che il cosiddetto Green Deal europeo già preveda un finanziamento di 100 miliardi di euro per favorire il passaggio dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabili come l'eolico, il fotovoltaico e affini. I soldi saranno distribuiti agli Stati membri per avviare questo importante e improcastinabile percorso di conversione verso le emissioni zero.

Nel piano della UE guidata dalla neo Presidente Ursula von der Leyen c'è l'intenzione di mettere a punto una legge ad hoc – la prima legge europea sul clima – per intraprendere un percorso irreversibile verso la neutralità climatica entro il 2050. Ecco la sua dichiarazione: "Il Green Deal europeo è la nostra nuova strategia per la crescita – una crescita che restituisce più di quanto prende. Mostra come trasformare il nostro modo di vivere e lavorare, di produrre e consumare, per rendere più sano il nostro stile di vita e più innovative le nostre imprese. Tutti noi possiamo partecipare alla transizione e beneficiare delle opportunità che offre. Muovendoci per primi e rapidamente aiuteremo la nostra economia ad assumere la leadership a livello mondiale. Siamo determinati a fare sì che questa strategia abbia successo per il bene del pianeta e delle sue forme di vita – per il patrimonio naturale europeo, la biodiversità, le nostre foreste e i nostri mari. Mostrando al resto del mondo la nostra capacità di essere sostenibili e competitivi, possiamo convincere altri paesi a muoversi con noi".

Al momento non sono stati presentati dettagli specifici per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica; i primi provvedimenti ad hoc che saranno alla base del piano strategico verranno presentati infatti nel mese di gennaio, mentre a marzo 2020 toccherà al "patto per il clima". È noto tuttavia che saranno avanzate proposte per abbattere le emissioni dei gas a effetto serra al 50 percento (o più) rispetto ai livelli del 1990 già entro il 2030, mentre fino ad oggi i piani prevedevano una riduzione del 40 percento. Del resto, come evidenziato da un nuovo studio presentato dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), le emissioni di anidride carbonica continuano ad aumentare invece di scendere, e c'è sempre meno tempo a disposizione se si vuol provare a contenere l'innalzamento delle temperature medie a 2° centigradi (meglio 1,5° centigradi) rispetto all'epoca preindustriale, raggiungendo così gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul Clima del 2015. Anche la lotta agli sprechi, la sostenibilità ambientale a tavola e un'economia circolare rinnovata giocheranno un ruolo fondamentale per centrare il virtuoso obiettivo di neutralità climatica approvato dai leader dall'Unione Europea.

62 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views