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Una super tassa sulle bibite gassate

La proposta dei medici britannici per combattere l’obesità.
A cura di Redazione Scienze
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Lo zucchero è un nemico non soltanto della linea ma soprattutto per la salute, inclusa quella dei denti: discorso ancor più valido se si parla dell'alimentazione dei bambini. Ecco perché i medici britannici della British Medical Association hanno lanciato un appello al governo affinché imponga una tassa del 20% sulle bevande zuccherate, nel tentativo di rallentare la diffusione dell'obesità.

Le bevande gassate sono particolarmente insidiose: con il loro elevato contenuto di zucchero, infatti, sono consumate in grandi quantità in maniera quasi inconsapevole, quanto meno da parte dei più giovani: ecco perché sono considerate una delle cause principali dell'obesità.

Una tassa del 20% sulle bevande, secondo i medici, potrebbe ridurre la prevalenza dell'obesità nel Regno Unito di circa 180.000 persone: lo dimostrerebbero anche esperienze analoghe già vissute da altri Paesi in cui le imposizioni sugli alimenti ipercalorici hanno decisamente migliorato la salute pubblica. Oltretutto misure finanziarie del genere potrebbero essere sfruttate anche per regolare i prezzi di cibi più sani, come frutta e verdura.

Entro il 2030 il problema dell'obesità affliggerà il 30% della popolazione britannica, stando alle stime dei medici: dietro questi numeri spaventosi ci sono abitudini alimentari sbagliate che si radicano fin dalla più giovane età. Da questo la richiesta di intervenire non soltanto attraverso la tassazione ma soprattutto con misure restrittive sulla pubblicità del cibo spazzatura. Un marketing organizzato, ammiccante, quando non aggressivo, contribuisce immensamente alla vendita di prodotti del genere: e i più giovani sono un terreno fertile per le case produttrici.

Peccato che, poi, a pagarne le spese sia il sistema sanitario nazionale sul quale le patologie legate alla cattiva alimentazione hanno un impatto più alto rispetto a quelle da consumo di alcol, da fumo o da inattività fisica. Secondo gli esperti, in Gran Bretagna si registrano 700.000 morti premature per le conseguenze legate a diete ipercaloriche e ricche di zucchero.

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