Una sola dose di vaccino Covid abbatte il rischio di trasmettere il virus in famiglia fino al 50%
I vaccini contro il coronavirus SARS-CoV-2 hanno una elevatissima efficacia nell'abbattere il rischio di ricovero in ospedale e di morire per COVID-19, l'infezione provocata dal patogeno pandemico, tuttavia i dati relativi alle probabilità di trasmettere il virus in caso di contagio dopo la vaccinazione sono ancora pochi. Un nuovo studio dedicato alla questione ha dimostrato che una sola dose di vaccino anti Covid è sufficiente per abbattere fino al 50 percento il rischio di trasmissione ai propri famigliari. La ricerca ha indagato sull'efficacia delle prime dosi dei vaccini BNT162b2/Tozinameran di Pfizer-BioNTech e Vaxzevria di AstraZeneca-Oxford-Irbm ed è stata condotta nel Regno Unito, tra gli Stati più virtuosi al mondo nella velocità della campagna vaccinale. Ad oggi, in base alla "mappa della vaccinazione" di Our World in Data, sono state infatti somministrate ben 47,05 milioni di dosi ai cittadini britannici, una diffusione che ha permesso di ridurre in modo significativo decessi e ricoveri.
A condurre la nuova indagine un team di ricerca guidato da scienziati del Dipartimento di Statistica, Modellazione ed Economia della Public Health England (PHE), l’Agenzia governativa del Dipartimento di Sanità e Assistenza sociale del Regno Unito, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del COVID-19 National Epidemiology Cell e dell'Istituto per la Salute delle Donne dello University College di Londra (UCL). Gli scienziati, coordinati dai professori Ross J. Harris e Gavin Dabrera, sono giunti alle loro conclusioni mettendo a confronto i dati di 57mila contatti in 24mila famiglie in cui una persona vaccinata con una dose era stata infettata dal coronavirus con quelli di circa un milione di contatti di persone non vaccinate. Incrociando tutti i dati, gli scienziati britannici hanno dimostrato che a tre settimane dalla prima dose – del vaccino di Pfizer o AstraZeneca – i vaccinati positivi avevano tra il 38 percento e il 49 percento in meno di probabilità di trasmettere il virus ai propri famigliari rispetto ai positivi non vaccinati. Gli effetti della protezione sono diventati significativi a due settimane di distanza dall'inoculazione, “con livelli di protezione simili indipendentemente dall'età dei casi o dei contatti” si legge in un comunicato stampa della PHE. Tale scudo immunitario ha anche abbattuto il rischio che i vaccinati potessero sviluppare sintomi della COVID-19, una riduzione fino al 65 percento a 4 settimane dall'iniezione.
“Questa è una notizia fantastica: sappiamo già che i vaccini salvano vite umane e questo studio è il più completo nel mondo reale che mostra come riescono a tagliare anche la trasmissione di questo virus mortale”, ha dichiarato il segretario per la sanità e l'assistenza sociale Matt Hancock. “Rafforza ulteriormente il fatto che i vaccini sono il modo migliore per uscire da questa pandemia in quanto ti proteggono e potrebbero impedirti di infettare inconsapevolmente qualcuno nella tua famiglia. Invito tutti a farsi vaccinare non appena sono idonei e ad assicurarsi di assumere la seconda dose per la massima protezione possibile. Questo è un enorme sforzo nazionale e sconfiggeremo insieme il virus”, ha chiosato Hancock.
Nonostante questi dati incoraggianti, la dottoressa Mary Ramsay, responsabile dell'immunizzazione della PHE, sottolinea che anche dopo la vaccinazione bisogna continuare a comportarsi come se si avesse il virus, quindi continuando a praticare una buona igiene delle mani, mantenendo il distanziamento sociale e indossando una mascherina laddove richiesto. Inoltre ribadisce l'importanza della seconda dose, necessaria per ottenere la protezione completa. I dettagli della ricerca “Impact of vaccination on household transmission of SARS-COV-2 in England” sono consultabili cliccando sul seguente link.