Una nuova Luna per Plutone
Il telescopio Hubble ha regalato una sorpresa agli amanti dei cieli, individuando il "nuovo" satellite naturale di Plutone: un "piccolo" oggetto cosmico che ruota attorno al pianeta nano ghiacciato assieme ad altre quattro lune, visibile come un piccolo puntino luminoso. Le dimensioni sono stimate tra i 10 ed i 25 chilometri di diametro, la forma è irregolare: la sua orbita di 95 000 chilometri risulta essere sul medesimo piano orbitale degli altri satelliti già noti.
«Le lune formano una serie di orbite disposte perfettamente le une dentro le altre, un po' come le matrioške» ha spiegato Mark Showalter del SETI Institute di Mountain View, California, a capo del gruppo di ricerca che ha scovato il nuovo corpo celeste: la più grande tra esse è Caronte, non molto più piccola dello stesso Plutone, osservata per la prima volta nel 1978; sempre grazie ad Hubble, invece, nel 2006 vennero scoperte anche Idra e Notte, mentre l'esistenza di P4 è stata rilevata indirettamente attraverso i dati forniti dallo stesso telescopio spaziale. Provvisoriamente, l'ultima luna è stata battezzata S/2012 (134340) 1, o più semplicemente p5, in attesa di un nuovo nome che sia all'altezza "mitologica" dei precedenti.
Può destare un certo stupore il fatto che un pianeta tanto piccolo rispetto agli altri giganti del nostro Sistema Solare, al punto da destare molte controversie tra gli stessi astronomi e spingere l'Unione Astronomica Internazionale a riclassificare dietro votazione nel 2006 il corpo celeste come "pianeta nano", abbia un così elevato numero di satelliti: la ragione potrebbe risiedere nelle modalità in cui Plutone si è formato ed evoluto. Secondo la teoria maggiormente diffusa ed accreditata tra gli esperti, quelle cinque lune potrebbero essere il frutto di uno scontro avvenuto migliaia di anni fa che coinvolse il piccolo pianeta ed un altro grande oggetto della cintura di Kuiper, la fascia di asteroidi che si estende nei cieli esternamente rispetto all'orbita dei Pianeti maggiori. Certamente, una gran quantità di dati più approfonditi e informazioni maggiormente indicative sarà in grado di fornire ulteriori dettagli agli studiosi a partire dal 2015: è previsto per il luglio di quell'anno, infatti, l'arrivo della sonda spaziale sviluppata dalla NASA New Horizons partita da Cape Canaveral nel gennaio del 2006 e diretta verso il pianeta nano dal nome "infernale".