Una leonessa di 9 anni è morta in uno zoo indiano dopo aver contratto la Covid
In uno zoo indiano una leonessa è deceduta dopo aver contratto il coronavirus SARS-CoV-2. La femmina, chiamata Neela, è risultata positiva assieme ad altri otto leoni del suo gruppo, composto in tutto da 11 esemplari. I veterinari ritengono che sia stata l'infezione (probabilmente associata a potenziali comorbilità) a uccidere il felino, rimasto asintomatico fino al giorno prima del decesso, quando ha iniziato a manifestare perdita di liquidi dal naso e tosse. La leonessa è morta presso l'Anna Arignar Anna Zoological Park, un grande giardino zoologico di 602 ettari a Vandalur (Chennai) nello Stato federato del Tamil Nadu, nell'India Meridionale.
Tutto ha avuto inizio il 26 maggio, quando cinque leoni del branco di Neela hanno iniziato a comportarsi in modo anomalo, presentando tosse e perdita di appetito. Lo staff dello zoo ha prelevato materiale biologico da ogni animale, per condurre le indagini molecolari che hanno attestato la positività di quasi tutto il branco. La sfortunata Neela è morta giovedì 3 giugno alle ore 18:15, in base a quanto dichiarato dallo zoo. Tutti gli altri esemplari colpiti dall'infezione sono sotto stretta osservazione e seguono la terapia sintomatica prescritta dal personale veterinario. Oltre allo staff dello zoo, stanno partecipando al monitoraggio dei grandi felini gli scienziati dell'Università di Veterinaria e Scienze Animali del Tamil Nadu (TANUVAS). Al momento non è noto quale variante del SARS-CoV-2 ha provocato il decesso.
In un comunicato dello zoo citato dal quotidiano online indiano The News Minute è stato riferito che tutti i membri dello zoo a contatto con gli animali – sia i veterinari che i custodi – sono vaccinati contro la COVID-19 (l'infezione provocata dal coronavirus), pertanto non è chiaro come i leoni possano essere rimasti infettati. A maggior ragione se si tiene presente che il giardino zoologico è chiuso da tempo a causa dell'emergenza pandemica. È possibile che i leoni siano stati contagiati da una persona asintomatica già vaccinata; com'è noto, del resto, i vaccini anti Covid hanno un'efficacia molto superiore nella prevenzione dell'infezione sintomatica, del ricovero e del decesso che dal contagio in sé. Va inoltre ricordato che i felini, così come i mustelidi alla stregua di furetti e visoni, risultano particolarmente suscettibili all'infezione, molto più dei cani. Un recente studio italiano coordinato dall'Università di Torino ha determinato che tra i tamponi effettuati in Italia su un campione di animali domestici è risultato positivo al SARS-CoV-2 il 20 percento dei gatti e il 3,2 percento dei cani testati. Al momento non è provato che i nostri amici a quattro zampe possano contagiarci.
In precedenza altri leoni, tigri e leopardi erano risultati infettati in diversi parchi e giardini zoologici. In uno zoo svedese un'anziana femmina di 17 anni fu soppressa poiché non avrebbe superato il contagio, secondo i veterinari. I leoni vivono in natura poco più di 10 anni, mentre in cattività possono arrivare a 20 anni, dunque Neela aveva davanti a sé ancora una lunga vita (di prigionia) se non avesse contratto la COVID-19. La speranza è che possano riprendersi presto tutti gli altri membri del suo branco.