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Una femmina di istrice incinta e un tasso uccisi a fucilate dai cacciatori di frodo

Un nostro lettore ci ha inviato le drammatiche immagini di una femmina di istrice incinta e di una femmina di tasso (forse incinta anch’essa) uccise a fucilate dai cacciatori di frodo. L’episodio si è verificato nelle campagne di Labico, un piccolo comune alle porte di Roma. L’uomo ci ha segnalato diversi episodi incresciosi causati nell’area dai bracconieri.
A cura di Andrea Centini
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Istrice incinta
Istrice incinta

Un femmina di istrice incinta e una femmina di tasso, forse incinta anch'essa, sono state uccise da cacciatori di frodo sulla via di Valle Fredda a Labico, un comune di 6.500 anime nella campagna laziale in provincia di Roma, a pochi chilometri di distanza da Valmontone. Sia i tassi (Meles meles) che gli istrici (Hystrix cristata) sono specie non cacciabili e protette ai sensi della Legge 11/02/1992. A segnalare l'increscioso episodio un nostro lettore, che ci ha gentilmente inviato le fotografie degli sfortunati animali, scattate con un telefono cellulare.

La femmina di tasso, forse incinta
La femmina di tasso, forse incinta

L'uomo stava rientrando a casa verso le 23:00 di sera, quando si è imbattuto nelle carcasse dei due mammiferi, trovate nei pressi di una stradina. Ci ha immediatamente riferito che l'investimento è un'ipotesi da scartare del tutto; entrambi gli animali presentavano infatti ferite compatibili con i pallini di piombo sparati da un fucile. Veri e propri buchi, come sembra emergere anche dalle immagini. Il tasso è stato colpito alla gola, mentre l'istrice aveva una rosa di fori sul muso. A rendere particolarmente triste e drammatico l'episodio il fatto che l'istrice era incinta quando è stata uccisa. Anche il tasso presentava un addome leggermente gonfio, sintomo di una possibile gravidanza in atto. L'investimento, ribadisce l'uomo, è improbabile anche perché gli animali sono stati trovati nei pressi di una stradina strettissima e con una pendenza del 20 percento, dove le auto procedono molto lentamente.

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Il nostro lettore punta il dito contro i bracconieri della zona, che non esitano a far fuoco contro varie specie protette, come rapaci (alla stregua di poiane e gheppi) e passeriformi come i piccoli fiorrancini (Regulus ignicapilla). L'uomo ci ha riferito che in precedenza sua moglie aveva trovato anche una volpe con la testa tagliata; persino il gatto di famiglia non è stato risparmiato dalla cattiveria dei cacciatori di frodo, colpito con i pallini nella zona della coda. Una rosa di proiettili ha invece centrato e mandato in frantumi il vetro di una finestra dell'abitazione di una parente. Esasperato dalla situazione e da tanta crudeltà, il nostro lettore ha chiesto a più riprese l'intervento del sindaco e del comandante dei carabinieri per individuare i responsabili di questi spregevoli atti.

Un fiorrancino ucciso con una fucilata, trovato dalla figlia del lettore che ci ha fatto la segnalazione
Un fiorrancino ucciso con una fucilata, trovato dalla figlia del lettore che ci ha fatto la segnalazione

Gli istrici, i tassi e altri animali selvatici frugivori finiscono talvolta anche nel mirino degli agricoltori, che li uccidono a causa dei potenziali danni che possono arrecare ai raccolti.

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