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Un terzo dell’umanità non può vedere la Via Lattea

La colpa è della luce artificiale. E l’Italia è uno dei Paesi con il più alto livello di inquinamento luminoso in assoluto.
A cura di Nadia Vitali
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È un fiume di stelle, talmente candido e brillante da aver meritato l'appellativo di Via Lattea: per secoli ha dominato i cieli notturni ed è stata fonte di ispirazione per fervide fantasie di uomini di un tempo. Oggi, però, la poesia di questo spettacolo della natura è poco più che leggendaria per circa un terzo dell'umanità: lo splendore notturno, infatti, soffoca nell'inquinamento luminoso e non consente più di vedere la Via Lattea in numerose aree del pianeta.

Generazioni "senza stelle"

Il nuovo atlante dell'inquinamento luminoso è stato prodotto dagli scienziati italiani ed americani e mostra quanto la luce artificiale sia una pervasiva forma di alterazione dell'ambiente. Nei Paesi più sviluppati, la presenza pressoché ubiqua dell'inquinamento luminoso origina una sorta di nebbia che oscura stelle e costellazioni: il risultato – e a pensarci vengono i brividi – sono intere generazioni che non hanno mai potuto osservare la Via Lattea, quella meraviglia che ci dimostra quanto siamo una piccolissima parte di un immenso Universo. È forse superfluo sottolineare quanto questo possa trasformare la prospettiva sul mondo di un essere umano?

La mappa dei Paesi troppo luminosi

In un lavoro i cui dettagli sono stati pubblicati da Science Advances, gli scienziati hanno utilizzato le misurazioni di precisione effettuate grazie ai satelliti, elaborando così la più ampia stima mai realizzata dell'impatto globale dell'inquinamento luminoso.

Dai dati è emerso, così, che gli Stati che maggiormente hanno cancellato la propria notte ci sono Singapore, l'Italia e la Corea del Sud: un podio veramente amaro per il nostro Paese che, sostanzialmente, si aggiudica il titolo di nazione tra le più inquinate in assoluto. Agli antipodi Canada ed Australia, le quali conservano ancora il buio notturno. Dei Paesi dell'Europa occidentale, si segnalano soltanto aree relativamente inalterate ma piuttosto poco estese, principalmente in Scozia, Svezia e Norvegia. Al contrario, gli ampi spazi dell'America occidentale consentono appena alla metà degli americani di ammirare la bellezza delle stelle.

Conseguenze per l'ambiente

L'inquinamento luminoso non soltanto impedisce di godere della straordinarietà del fiume della Via Lattea ma costituisce anche un problema per molte specie che vengono disorientate dalla luce artificiale, tra cui insetti, uccelli e tartarughe marine, talvolta con conseguenze fatali sulla sopravvivenza degli esemplari. L'aspetto incoraggiante, però, sta nel fatto che questo tipo di inquinamento può essere ridotto, schermato o anche eliminato in alcuni casi, senza lasciare conseguenze gravi sull'ambiente: un incoraggiamento a provare a "spegnere" le luci, sperando di poter riaccendere le stelle.

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