954 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Opinioni
Covid 19

Un laboratorio francese sta coltivando il Coronavirus: aiuterà lo sviluppo di un vaccino

I ricercatori dell’Istituto Pasteur di Parigi sono riusciti a isolare e a coltivare i ceppi del nuovo Coronavirus, una prima volta in Europa che rappresenta “un progresso importante” e che potrebbe accelerare la corsa verso un possibile vaccino.
A cura di Marco Paretti
954 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

I ricercatori dell'Istituto Pasteur di Parigi sono riusciti a isolare e a coltivare i ceppi del nuovo Coronavirus, una prima volta in Europa che rappresenta "un progresso importante" e che accompagna la notizia dell'isolamento del virus in Australia di qualche giorno fa. Il risultato è particolarmente importante perché, proprio come nel caso australiano, consente di lavorare a ricerche e ad un possibile vaccino per il virus di cui tanto si sta parlando in questi giorni nel mondo e che da ieri ha due casi anche in Italia, a Roma. "È un virus molto difficile da isolare" ha spiegato Arnaud Fontanet, il direttore del dipartimento di salute globale dell'Istituto. "Siamo i primi in Europa".

I ricercatori hanno utilizzato campioni prelevati dai primi casi accertati in Francia la scorsa settimana. Due campioni provenienti dallo stesso paziente hanno portato alla coltivazione del virus, il cui isolamento è stato confermato dai ricercatori a partire da lunedì. La coltivazione di questo virus rende ora possibile la ricerca di potenziali vaccini, testando l'efficacia di molecole antivirali conosciute e cercando potenziali "debolezze" del virus che consentirebbero di sviluppare strategie terapeutiche". E, di conseguenza, nuovi trattamenti in grado di contrastare il virus.

I nuovi test contro il Coronavirus

L'analisi degli anticorpi presenti nei pazienti infetti dal coronavirus consentirà inoltre di "sviluppare un test sierologico adeguato per lo screening dell'infezione" su ampia scala. A differenza del test diagnostico rapido, che prova ad individuare il virus e non gli anticorpi, questo nuovo test sierologico sarebbe importante sul lungo termine. Questo perché, come spiega l'istituto, permetterà di sapere quale porzione delle persone che sono state in contatto avrebbe potuto essere infettata senza sviluppare sintomi, fornendo dati più precisi sulla capacità di trasmissione del Coronavirus.

954 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views