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Un’infanzia felice riduce il rischio infarto da adulti: l’effetto dei traumi sulla salute

Le esperienze traumatiche vissute da bambini e adolescenti incrementano il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari da adulti. Lo stress cronico subito in gioventù aumenta inoltre il rischio di obesità, diabete e vizi come il fumo, a loro volta in grado di influenzare negativamente la salute del cuore.
A cura di Andrea Centini
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I bambini e gli adolescenti esposti a eventi avversi e situazioni traumatiche hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari da adulti. Lo ha dimostrato un gruppo di ricerca dell'American Heart Association guidato da epidemiologi dell'Università Emory di Atlanta (Georgia), che ha condotto uno studio di revisione su numerose indagini dedicate al tema. Tra gli eventi negativi messi in evidenza dagli studiosi vi sono diverse forme di violenza viste e subite, come quelle psicologiche, fisiche e sessuali, ma non mancano anche altre condizioni difficili da affrontare. Fra esse, i ricercatori coordinati dalla professoressa Shakira Suglia hanno indicato la separazione dei genitori, l'essere vittime di bullismo, l'abuso di sostanze da parte dei genitori, la discriminazione, l'essere trascurati e la perdita di una persona cara.

Tutto ciò che può rappresentare una minaccia alla sicurezza di bambini e adolescenti avrebbe dunque un impatto significativo sulla futura salute del loro cuore. Vivere queste esperienze, inoltre, aumenta il rischio di sviluppare in anticipo il diabete di tipo 2, l'ipertensione e l'obesità, fattori ben noti per i legami con gravi eventi cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte nei Paesi occidentali. “La vera tragedia è che in primo luogo i bambini sono esposti a queste esperienze traumatiche”, ha sottolineato l'autrice principale dello studio. “Stiamo parlando di bambini e adolescenti che stanno vivendo abusi fisici e sessuali e che sono testimoni di violenze. Purtroppo, le conseguenze negative di vivere questi eventi non si esauriscono quando l'esperienza finisce, ma durano anche molti anni dopo l'esposizione”, ha aggiunto con rammarico la ricercatrice. Si stima che circa il 60 percento dei bambini americani siano esposti a uno o più di questi eventi nefasti.

Il rapporto causa-effetto tra esperienze negative e sviluppo di patologie cardiovascolari e metaboliche in età adulta non è del tutto chiaro, ma è verosimile che possano scaturire dalle reazioni – biologiche, comportamentali e mentali – in risposta allo stress subito. Del resto, oltre ad abbattere le difese immunitarie, lo stress cronico può portare a stili di vita malsani, come il consumo eccessivo di cibo o il vizio del fumo, che a loro volta influenzano la salute del cuore. Poiché non tutti i bambini esposti a situazioni traumatiche sviluppano queste patologie, i ricercatori pensano possano esserci fattori biologici, ambientali, sociali e culturali in grado di proteggerli. Altre indagini proveranno a fare luce su questo aspetto. I dettagli della ricerca americana sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Circulation.

[Credit: rubberduck1951]

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