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Un incendio e i fumi tossici: così morirono 50 anni fa gli astronauti dell’Apollo 1

Il 27 gennaio 1967, al termine di una complicata giornata di test, un incendio improvviso sull’Apollo 1 uccise Roger Chaffee, Edward White e Virgil Grissom, colui che per primo avrebbe dovuto mettere piede sulla Luna.
A cura di Andrea Centini
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Apollo1 cover

È trascorso mezzo secolo esatto da quando la navetta Apollo 1 della NASA, inizialmente chiamata Saturn 204 (AS-204), prese fuoco sulla rampa di lancio di Cape Canaveral, uccidendo in una ventina di secondi i suoi tre occupanti, gli astronauti Roger Chaffee, Edward White e Virgil Grissom. La tragedia non solo colpì profondamente l'opinione pubblica, ma determinò una serie di interventi sulla sicurezza, sui materiali e sulle procedure di soccorso che fecero slittare di un anno il primo allunaggio, previsto inizialmente per il 1968.

La giornata di test del 27 gennaio 1967 non iniziò nel migliore dei modi, dato che tra problemi di comunicazione, cattivi odori a bordo, ritardi e altre difficoltà, la scaletta in programma venne completamente sovvertita dal centro di comando della NASA. Celebre la frase di Virgil Grissom, che indispettito dagli eventi nefasti comunicò alla radio: "come potete pensare di mandare un uomo sulla Luna se non riuscite a parlarci nemmeno da Terra?". Abortito il principale test previsto, durante una serie di check avvenne la tragedia, un incendio provocato da un cavo scoperto a contatto con l'ossigeno pressurizzato della capsula.

Poiché si trattava di un test non erano stati predisposti i soccorsi, che impiegarono 5 minuti per raggiungere la cabina, posta a 68 metri di altezza. Gli astronauti provarono ad aprire il boccaporto dall'interno, ma con la capsula pressurizzata era possibile solo dall'esterno proprio per volontà della NASA, che aveva respinto tale accorgimento per evitare incidenti nello spazio. Il cavo, posto sotto al portellone, si scoprì che venne privato della guaina protettiva per lo sfregamento dovuto alle continue aperture e chiusure, e il rame a contatto con l'ossigeno scatenò le scintille alla base dell'incendio. Gli astronauti tuttavia non morirono per le ustioni, ma per i fumi venefici innescati dalla reazione. La sfortunata missione fu rinominata Apollo 1 per volere delle vedove, in onore degli uomini che per primi avrebbero dovuto sbarcare sulla Luna.

[Foto di NASA]

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