4.693 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Un cane allunga la vita: lo dice la scienza

I medici italiani della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) hanno affermato che un cane può davvero allungarci la vita. A sostegno di ciò hanno pubblicato una serie di studi scientifici che “certificano” il fattore protettivo di un amico a quattro zampe contro la morte prematura.
A cura di Andrea Centini
4.693 CONDIVISIONI
Immagine

Un cane può davvero allungarci la vita. A sottolinearlo sono i medici della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) che curano il sito “dottoremaeveroche.it”, un portale nato – come suggerisce il nome stesso – per smentire le bufale che circolano sulla rete e per offrire a chi lo consulta un'informazione “accessibile, scientificamente solida e sempre trasparente”.

Le ragioni per cui un cane può migliorare la nostra salute (e di conseguenza la longevità) sono molteplici, dal rendere il nostro sistema immunitario più pronto ad affrontare alcuni patogeni a una maggiore attività fisica legata alle passeggiate e al gioco, passando per il benessere psicologico ed emotivo che gli amici a quattro zampe sanno regalarci ogni giorno.

Per suffragare la loro affermazione i medici italiani hanno citato una serie di studi di osservazione volti a far emergere i fattori protettivi per la salute legati alla compagnia di un cane. Tra i più significativi c'è sicuramente “Dog Ownership and Survival” dei tre scienziati Caroline K. Kramer, Sadia Mehmood e Renée S. Suen dell'Università di Toronto (Canada) e dell'Istituto Leadership Sinai Centre for Diabetes. I ricercatori hanno infatti dimostrato che l'avere un cane è associato a un rischio di mortalità prematura per tutte le cause ridotto del 24 percento, un dato ottenuto revisionando sistematicamente i dati di oltre 4 milioni di persone in ben 70 anni di ricerche sul tema, dagli anni '50 del secolo scorso fino al 2019.

Un altro studio citato da dottoremaeveroche.it è “Dog Ownership and Survival After a Major Cardiovascular Event”, anch'esso pubblicato sull'autorevole rivista scientifica Circulation, nel quale si è indagata l'associazione tra l'avere un cane e il il rischio di morte cardiovascolare. Ebbene, gli scienziati svedesi dell'Università di Uppsala guidati dal professor Tove Fall hanno dimostrato che chi ha avuto un ictus o un infarto, se ha un cane ha migliori capacità di ripresa di chi non lo ha. Tra i partecipanti coinvolti allo studio, uomini e donne di età compresa tra i 40 e gli 85 anni, chi viveva solo e aveva avuto un infarto del miocardio, grazie alla compagnia del cane aveva addirittura il 33 percento di rischio in meno di morire prematuramente rispetto a chi viveva solo ma senza "Fido" in casa.

Le ragioni di questa protezione sono molteplici. È statisticamente provato che chi ha un cane fa più attività fisica di chi non lo ha – ad esempio per la classica passeggiata per i bisogni – ed è ben noto l'impatto della sedentarietà sull'aspettativa di vita. Ma non c'è solo l'attività fisica. Altri studi hanno dimostrato che accarezzare un cane riduce ansia, stress e con essi la pressione sanguigna. In alcuni casi l'effetto può essere lo stesso di un farmaco, hanno rilevato alcuni studi. E se a tutto ciò aggiungiamo la gioia di vivere, la felicità, i sorrisi che i nostri amici a quattro zampe riescono a trasmetterci non è difficile credere che possano davvero avere un impatto positivo sulla nostra longevità.

4.693 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views